
CASTELLANZA – «La notizia delle dimissioni di Giuliano Vialetto dal ruolo di consigliere comunale diffusa in questi giorni ha messo in evidenza quello che il Centrodestra Unito per Castellanza afferma da tempo: il sindaco non vuole alcun confronto con nessuno, neppure con i consiglieri comunali che con le loro preferenze conquistate alle elezioni hanno contribuito a farla eleggere», così si legge in una notta delle opposizioni.
Il comunicato stampa
Quindi, con le dimissioni di Vialetto è stato reso palese che l’arrogante atteggiamento sempre dimostrato verso la minoranza in consiglio comunale, l’assoluta chiusura ad ogni richiesta di confronto, e l’esclusione da ogni occasione di partecipazione non sono comportamenti che la Sindaca Cerini riserva solo agli avversari politici, ma anche ai componenti del suo stesso gruppo. I contenuti della lettera di dimissione che l’ex Assessore ha recapitato ai colleghi consiglieri di maggioranza ed al sindaco, aprono un interessante spaccato sulla modalità adottata da Cerini per la gestione dell’attività amministrativa: conta solo quello che lei e (forse) pochi altri decidono, gli altri consiglieri facciano il favore di alzare la mano a comando e, soprattutto, stiano zitti.
Maggioranza che ignora la gente
Vialetto, nella sua missiva, fa riferimento ai 164 castellanzesi che lo hanno votato, sostenendo che l’impegno che ha assunto con essi in esito alla sua elezione non può essere onorato: “sento di non poter mantenere all’interno di questa amministrazione”, ha dichiarato. Vista la situazione sarebbe interessante sapere cosa ne pensano gli altri rappresentanti di Partecipiamo: le sollecitazioni di Vialetto riguardo alle (tante) cose promesse e non attuate, l’impegno preso con gli elettori “per una Castellanza più pulita e ben tenuta” che questa amministrazione sta completamente ignorando, le lamentele dei cittadini – anche di quelli che dichiarano di aver votato per Partecipiamo -, sono o no argomenti su cui prendere posizione?
Il silenzio di Partecipiamo
Oppure, anche questa volta, tutto finirà sotto la solita coltre di silenzio ordinato dalla Sindaca e dai suoi sodali? Per i consiglieri di maggioranza forse questo è il momento di battere un colpo, se ci sono.
Già, perché, comunque, lo stile di Cerini & Company, continua ad essere quello di non rispondere. L’ultimo esempio? La nostra richiesta di Assemblea aperta per chiarie la questione legata all’avvio delle attività della nuova centrale elettrica nell’area ex- Montedison.Al momento non è arrivata nessuna risposta. Proprio così, nessuna risposta. Non un “NO” o un “SI”, proprio nessuna risposta. Si tratta di un atteggiamento che prima ancora di essere scorretto dal punto di vista istituzionale è maleducato ed arrogante. Se non si vuole dare corso alla richiesta basta prendersi la responsabilità della scelta e comunicarlo: non rispondere è inaccettabile e irrispettoso nei confronti dei consiglieri e dei cittadini che essi rappresentano.