Castellanza, scossa a Palazzo Brambilla: si dimette Vialetto. Entra Bettoni del PD

Da sinistra Giuliano Vialetto e Gianni Bettoni

CASTELLANZAGiuliano Vialetto ha rassegnato le dimissioni da consigliere. Al suo posto, nella sala delle Colonne siederà Gianni Bettoni, primo dei non eletti e storico esponente del Partito democratico castellanzese. L’addio di Vialetto ha tutta l’aria di essere uno scossone per Partecipiamo. Ma è anche vero che la maggioranza che sostiene il sindaco Mirella Cerino in questo momento è abbastanza forte da assorbire l’urto di questa uscita. Addolcita dal silenzio del consigliere, il quale commenta la sua scelta con una frase stringata: «Lascio per motivi personali».

Amarezza

Chi sostiene che Giuliano Vialetto abbia rassegnato le dimissioni poiché non ha ricevuto le deleghe da assessore nel secondo mandato Cerini dice una verità, ma non tutta la verità. Che Vialetto, infatti, abbia mal digerito la mancata conferma in giunta non è un mistero. Ma è anche vero che stiamo parlando di una figura che a lungo ha avuto un ruolo importante nel gruppo civico di Partecipiamo. Alla quale forse il perimetro di consigliere, dopo aver avuto un ruolo nella stanza dei bottini di Palazzo Brambilla, gli stava stretto.

Bettoni sarà di lotta o di governo?

Sull’ingresso di Bettoni invece occorre fare alcune riflessioni. La prima: il Pd raddoppia di colpo i consiglieri in maggioranza e se si conta anche l’assessore Claudio Caldiroli, gli esponenti dem a Palazzo diventano tre. O forse no, perché il segretario cittadino Alberto Dell’Acqua disse di non riconoscere come uomo del Pd l’assessore Caldiroli. Detto questo però, ora la maggioranza è un filo meno civica e un po’ più sbilanciata a sinistra. E per Mirella Cerini sarà più complicato “nascondere” sotto il tappeto, come si fa con la polvere, il Pd e come del resto ha fatto sino a ora.

Civici ma con problemi politici

Il secondo punto su cui più che riflettere occorre attendere è relativo alla linea che intende tenere il partito da qui in avanti. Poiché non si può dimenticare che a ottobre scorso i dem, durante una conferenza stampa convocata nella sede del partito, qualche sculacciata al sindaco l’hanno tirata. Tanto che promisero di diventare “i guardiani” del programma e misero sul tavolo l’obiettivo delle regionali e l’intenzione di aprire una serie di collaborazioni con Alex Citati, il candidato sindaco dei Cinque Stelle. Insomma, Vialetto (chissà se in maniera consapevole o meno) con le sue dimissioni potrebbe aver messo il fatidico granello di sabbia in un ingranaggio che in questi anni ha girato a meraviglia.

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