I dem di Castellanza delusi dalla Cerini: «Sarà un Pd leale. Di “lotta” e di governo»

Castellanza Partito democratico
Da sinistra: Gianni Bettoni, Anna Maria Colombo, Alberto Dell'Acqua, Marina Cattaneo e Pippo Rocco

VARESE – Delusi dal risultato di partito e dalla scelte del sindaco Mirella Cerini. Che, anche sulla base dei numeri venuti fuori dalle urne, di fatto ha “tagliato fuori” dalla giunta il Partito Democratico. E i dem cittadini non si nascondono, mettono in piazza l’amarezza per non essere stati premiati dagli elettori e per essere trattati come la “polvere nascosta sotto il tappeto”.

La lealtà del Pd non riconosciuta

«Noi abbiamo rinunciato anche al simbolo per sostenere il progetto civico di Partecipiamo – dicono il segretario cittadino Alberto Dell’Acqua e l’ex assessore Gianni Bettoni – una decisione che ha deluso un parte del nostro elettorale e che ci ha penalizzato. L’abbiamo fatto però con estrema lealtà. Una correttezza che non è stata sempre corrisposta. Ad esempio, durante la presentazione della lista, quando è toccato ai nostri candidati non è mai stato detto che sono militanti del PD. Anzi, in tutta la campagna elettorale del nostro partito non si è mai parlato».

Il nuovo dem Caldiroli disconosciuto dal partito

C’è il gruppo storico in sede durante la conferenza stampa post elettorale. Ma manca la new entry, ovvero l’assessore Claudio Caldiroli, il quale da qualche giorno è iscritto al PD cittadino. Strano? Assolutamente no. «Ci fa piacere che Caldiroli si sia iscritto alla sezione – dice Dell’Acqua – ma non lo riconosciamo come nostro rappresentante all’interno della giunta Cerini. La sua decisione di accettare l’assessorato non è nata nella nostra sede. Il suo è percorso personale e che non ha condiviso con il gruppo. E poi la tempistica ha fatto estorcere il naso». E allora perché si è iscritto? «Chiedetelo a lui», conclude Dell’Acqua.

Sostegno alla Cerini

Delusione, amarezza, mal di pancia. Ma il Partito Democratico non metterà in ambasce la maggioranza. «C’è un programma che abbiamo contribuito a scrivere e abbiamo condiviso. E noi confermiamo di essere una componete leale. Detto questo però – continuano i dem – saremo i “controllori” di quanto verrà fatto. E chiederemo conto sull’attuazione del programma. In modo particolare sui temi ambientali, come quello delle puzze dell’Olona, sul controllo di vicinato e sulla sicurezza, e sul recupero di alcune aree degradate come l’ex Enel, o come i progetti avviati e realizzati in ambito culturale che dovranno proseguire».

Doppio binario

Sostegno alla Cerini da una parte e ricostruzione del progetto dem dall’altra. Che non va nella direzione del civismo di Partecipiamo. Il segretario cittadini, infatti, che ha detto chiaro e tondo di non avere intenzione di dimettersi, ha tracciato la linea d’orizzonte. «Lavoriamo guardando alle prossime elezioni regionali, cercheremo di stare ancora di più in mezzo ai cittadini e apriremo una serie di collaborazioni con Alex Citati (candidato sindaco dei Cinque Stelle non eletto in consiglio ndr).