Castellanza, puzze Olona: il centrodestra chiede un consiglio aperto ai cittadini

CASTELLANZA – I sindaci di Castellanza, Marnate e Olgiate rispondono picche alla richiesta del centrodestra di convocare, sulle puzze dell’Olona, un consiglio comunale congiunto tra i tre Comuni interessati dalla questione. Un “niet” che provoca l’immediata reazione dei richiedenti: “Liquidati da una lezioncina su come funziona l’assise civica”, dicono in sintesi i consiglieri di minoranza castellanzesi, i quali rilanciano: «A questo punto, visto il silenzio del primo cittadino Cerini, chiederemo un consiglio comunale aperto».

La nota ufficiale del centrodestra

Due settimane fa il Centrodestra Unito per Castellanza aveva invitato le amministrazioni Castellanza, Marnate e Olgiate a convocare un consiglio comunale congiunto per ribadire con forza la volontà del territorio dei tre comuni di pretendere una rapida soluzione. Dopo qualche giorno di imbarazzato silenzio è arrivata la prima – e probabilmente unica – risposta. A redigerla, il sindaco di Marnate.

Ovviamente negativa.

Nel dettaglio la risposta recita che “ … la proposta è irrituale ed irricevibile. In particolare, infatti, non esiste nel diritto pubblico la fattispecie di una seduta del consiglio comunale in maniera condivisa in quanto è organo di governo dell’Ente cui appartiene ed ha competenza all’interno dell’Ente medesimo”.

E, in calce alla lettera, aggiunge: “Posto quanto sopra, relativamente agli argomenti indicati nella Sua richiesta, mi riporto integralmente al comunicato stampa pubblicato ieri sulla stampa locale a firma mia e dei miei colleghi Sindaci di Castellanza e di Olgiate Olona”.

Lezioncina inacettabile

La lezioncina riguardo al funzionamento del consiglio comunale è del tutto fuori luogo -prosegue la nota – Sappiamo benissimo quali sono le prerogative del consiglio. Ma altrettanto bene sappiamo che in molti casi altre città hanno convocato congiuntamente i propri consigli comunali per discutere pubblicamente di tematiche di comune interesse allo scopo di dare segnali di indirizzo politico chiari: basta fare una veloce ricerca su “Google” per averne riscontro.

Come si può notare, la risposta è in perfetto stile burocratese, la forma preferita da chi vuole evitare di rispondere a domande che considera scomode. Allora proviamo a riproporre ai sindaci le domande rispetto alle quali i cittadini esigono risposte semplici e chiare: volete o no iniziare ad informare compiutamente i cittadini dei vostri comuni riguardo a ciò che tutti gli Enti e Società coinvolti stanno effettivamente facendo per risolvere il problema? Volete o no iniziare a prendervi uno straccio di responsabilità invece di continuare a nascondervi dietro ad annunci in conferenza stampa?

Domande in attesa di risposte

E, purtroppo, siamo obbligati a sottolineare in particolare il comportamento del sindaco di Castellanza. Visto che la proposta della riunione congiunta dei consigli comunali era stata formulata da rappresentanti del comune di Castellanza, sarebbe stato logico che Mirella Cerini si assumesse almeno la responsabilità di rispondere direttamente. Anche perché la proposta si proponeva di assumere un comportamento solidale e unitario da parte di tutti, maggioranze ed opposizioni dei tre comuni. E invece no, anche questa volta Cerini ha scelto di non rispondere, di non esporsi, e di escludere ogni possibilità di collaborazione.

Davanti a questo comportamento ed al tenore elusivo della risposta ricevuta, alle minoranze rimane solo una possibilità: visto che il consiglio dei tre comuni non si vuole fare, chiederemo di convocare urgentemente un consiglio comunale di Castellanza sul tema delle “puzze”. E chiederemo che sia aperto alla partecipazione dei cittadini.

Così avremo modo di verificare se tutto l’interesse riguardo a questo tema, che viene esibito nel corso delle immancabili conferenze stampa ma che poi non genera nessuna reale azione da parte della Giunta Cerini, è concreto oppure no. E vedremo anche se la volontà di informare e coinvolgere la cittadinanza tanto sbandierata in campagna elettorale del gruppo “Partecipiamo” (!?) era reale o solo chiacchiera da “conferenza stampa”.