LONATE POZZOLO – Cattivi odori al depuratore di Sant’Antonino, arriva la diffida della Provincia di Varese alla società ecologica Arno Rile Tenore: «Effettui entro fine settembre i lavori necessari». Lo fa sapere il Comune di Lonate Pozzolo, che a luglio aveva sollevato il caso delle puzze provenienti dall’impianto di depurazione delle acque di proprietà della società Tutela Ambientale dei Torrenti Arno Rile e Tenore (e gestito da Prealpi Servizi) e che annuncia che «continuerà a vigilare affinché vengano svolti tutti i lavori necessari nei tempi stabiliti».
L’annuncio dal Comune di Lonate
«In seguito alla lettera inviata dal Comune ai vari enti coinvolti per verificare le cause dei cattivi odori provenienti dal depuratore di Sant’Antonino – fa sapere l’amministrazione comunale di Lonate Pozzolo in una nota – anche la Provincia di Varese, in qualità di ente autorizzatore per le emissioni in atmosfera, si è attivata con un formale atto di diffida affinché la società Tutela Ambientale dei Torrenti Arno, Rile e Tenore SpA: effettui entro il 30.09.2020 i lavori di ripristino della caldaia di preriscaldamento dei fanghi e del sistema di filtrazione aria della sezione di disidratazione dei fanghi; presenti un cronoprogramma per i lavori di adeguamento delle sezioni di pre e post ispessimento».
«Effettuare i lavori»
Insomma, i lavori necessari a risolvere i problemi dell’impianto vanno fatti subito, per quel che si può fare in tempi brevi, e vanno pianificati immediatamente, per quelli meno immediati. Il “diktat” di Villa Recalcati arriva dopo che Prealpi Servizi, conduttore dell’impianto, aveva ammesso di non avere l’autonomia per intervenire. Tocca dunque alla società ecologica, o in seconda battuta al gestore provinciale del servizio idrico Alfa Srl, impegnarsi per sistemare la situazione.
Prealpi Servizi svela i motivi degli odori al depuratore di Sant’Antonino