Il console generale del Pakistan a Cavaria. Zeni (Lega): «Rispetto fra culture diverse»

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Il console generale del Pakistan, Aqsa Nawaz, e il sindaco Franco Zeni

CAVARIA CON PREMEZZO – Il console generale del Pakistan, Aqsa Nawaz, in visita a Cavaria con Premezzo. Un visita di cortesia, che conferma la forte collaborazione tra l’amministrazione guidata dal leghista Franco Zeni e la comunità pakistana presente sul territorio comunale. L’incontro si è svolto oggi, 26 aprile, in sala consiliare. Tra saluti e scambi di idee da valutare per il futuro. Come la realizzazione di un’area cimiteriale sconsacrata, da mettere a diposizione di chi non pratica una religione o ne segue una differente dal cattolicesimo.

Il sindaco leghista e la collaborazione con i pakistani

Il sindaco lo dice senza giri di parole: «Ho fatto il classico discorso da leghista, basandomi sulla consapevolezza che una mano alle brave persone la diamo sempre». La chiave è: integrazione. E ben venga: «Noi siamo aperti a qualsiasi cittadino che rispetta le leggi italiane». Ecco perché «non ritengo mai opportuno che si basi un rapporto sul culto, ma sulla cultura siamo più che disposti».

Poi il risultato dell’incontro: «La console è rimasta molto contenta, è bello avere interlocutori così». Tanto che è arrivata anche la richiesta di «un cimitero musulmano». Un impegno che il primo cittadino vuole prendere, ma con qualche cambiamento: «Con il nuovo Pgt sarà prevista un’area sconsacrata, destinata a tutti coloro che non sono di fede cattolica». Non solo: «Mi è stato chiesto di unire le due comunità attraverso lo sport. Già previsto, con il campo all’aperto sia da basket che da calcio a disposizione di tutte le persone. Gratuitamente».
La console ha fatto anche una tappa nella sede del Cuac a Gallarate, dove le donne pakistane si ritrovano settimanalmente per seguire i corsi di italiano.

I volontari pakistani

Un incontro che quindi conferma la collaborazione fra amministrazione e comunità pakistana a Cavaria con Premezzo. Un esempio: quando i volontari si sono armati di vernice e pennelli per ridipingere buona parte della scuola materna Don Stefano Figini. O quando hanno dipinto le panchine della scuola primaria. E in passato, infatti, il legame fra le due realtà è stato siglato da con una targa del Comune donata ai pakistani.

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