Università, classifica Censis: successo Liuc per le strutture, cresce l’Insubria

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CASTELLANZA – Una posizione salda, che conferma la Liuc al secondo posto tra le università non statali di piccole dimensioni (fino a 5.000 iscritti). È ciò che descrivono i dati della classifica Censis delle Università italiane (edizione 2019-2020) diffusa ieri, lunedì 8 luglio, che ha anche certificato la crescita dell’Insubria al quinto posto tra i piccoli atenei statali. L’analisi, diventata ormai un riferimento per gli studenti che si preparano a scegliere il loro futuro, elabora la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente a: servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, strutture disponibili, comunicazione e servizi digitali e livello di internazionalizzazione.

Seconda solo alla Bocconi

La fotografia dello stato di salute degli atenei italiani da parte dell’Istituto di ricerche socioeconomiche ha riportato uno scatto favorevole alla Liuc che, anche in questa edizione, ha ottenuto il punteggio massimo per le strutture offerte agli studenti e migliorato notevolmente la propria performance alla voce internazionalizzazione (passando da 94 a 100 punti).
Degni di nota, inoltre, i risultati della sua didattica nel confronto tra tutti gli atenei non statali, indipendentemente dalle dimensioni. I corsi di laurea di Economia triennale e magistrale sono secondi soltanto all’Università Bocconi nel punteggio complessivo (che riassume la progressione di carriera, ossia la regolarità negli studi degli iscritti e i rapporti internazionali, cioè il numero degli studenti in uscita e delle università ospitanti e gli studenti stranieri iscritti), mentre Ingegneria risulta al primo posto.
Si tratta insomma di conferme positive per l’ateneo di Castellanza, che mette lo studente al centro delle proprie politiche, crede nel valore delle borse di studio e dei premi di merito. E continua a interrogarsi sull’innovazione della didattica, compiendo i passi necessari in tal senso e mantenendo alta la barra della mobilità internazionale.

L’ottimo risultato di Odontoiatria

Cresce l’Università dell’Insubria che, qualificandosi quinta tra i piccoli atenei statali italiani, ha guadagnato due posizioni rispetto allo scorso anno. Un risultato ottenuto grazie a un punteggio medio di 80,5, con punte più alte in comunicazione e servizi digitali (terzo posto) e servizi agli studenti (quarto posto). Per quanto riguarda in particolare la comunicazione, l’Insubria ha conquistato il primo posto tra tutti gli atenei lombardi.
Nella classifica primeggia come lo scorso anno l’Università di Camerino, con 93 punti, mentre fanalino di coda è l’Università del Molise. Invariati anche secondo e terzo posto: l’Università di Foggia con 82,2 e l’Università di Cassino con 82 punti. In quarta posizione, a poca distanza dall’Insubria, l’Università della Basilicata con 81,3 punti.
Per quanto riguarda i corsi di laurea il Censis propone una classifica generale di tutte le università italiane senza tenere conto delle loro dimensioni. L’Insubria ha riportato risultati ottimi per Odontoiatria, seconda in Italia su 32 atenei con uno scarto minimo rispetto a Milano Bicocca, e Giurisprudenza, in settima posizione su 48.

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