Centrodestra a Cardano, che confusione

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CARDANO AL CAMPO – Con l’aria che tira per il centrodestra, perennemente all’opposizione dagli Anni Novanta a Cardano al Campo, le elezioni Amministrative 2019 diventano un’occasione d’oro per conquistare Palazzo Prati. Ma provare a fare un po’ di ordine è un’impresa da far venire il mal di testa. E la presentazione di ieri sera del nuovo circolo di Fratelli d’Italia, denominato “Patrioti d’Italia”, è l’ennesima spaccatura all’interno della coalizione.

Fratelli d’Italia 3.0

In quattro anni siamo arrivati ormai alla terza rinascita di Fratelli d’Italia. Dapprima con Mario Ielpo (2014), poi con Pietro Orlandi (2016), ora con la segreteria affidata a Meri Suriano. Cercando in rete, compare nel 2013 come componente della segreteria di Movimento Fabbrica Ambiente Cardano al Campo, il cui coordinatore era l’attuale segretario della Lega Angelo Marana, ai tempi appena uscito da Forza Italia. Il rapporto tra i due è rimasto molto solido, tant’è vero che il consigliere comunale Valter Tomasini, ex berlusconiano (e non solo) oggi diventato leghista, fino al termine del mandato si farà portavoce in aula anche delle istanze di Fratelli d’Italia. A renderlo noto è proprio Marana, che vede ora la possibilità di fare rinascere il progetto di Insieme per il futuro, un’alleanza che al suo interno contemplava anche degli ex grillini. Considerato che a livello nazionale governano insieme, il segretario della Lega annuncia che a breve inizieranno una serie di consultazioni. «Anche con il Movimento5Stelle». Il suo obiettivo, perentorio, è arrivare a ottobre con la coalizione definita. Chi c’è c’è, gli altri saranno avversari.

Una destra per due

Sicuramente non farà parte della futura coalizione Orlandi, ma di certo non starà a guardare. Su Facebook, da qualche tempo, è attiva la pagina “Destra sociale Fabio Castano Cardano”, un gruppo a cui si stanno avvicinando anche alcuni esponenti del Min, movimento di destra che – con i suoi voti – risultò decisivo nel 2014 per l’ennesima sconfitta del centrodestra. La sensazione attuale, dunque, è che sulle schede alle prossime elezioni ci sarà un simbolo più a destra del centrodestra che potrebbe dare fastidio o quantomeno drenare voti alla coalizione.

E Forza Italia?

Dopo la spaccatura del 2016, sancita dalla creazione di Insieme per il Futuro come gruppo alternativo, i rapporti tra la Lega e Forza Italia non si sono più ricuciti. Oggi il commissario dei forzisti, Patrizio Strino, si trova dunque davanti a una triforcazione: ricucire con la Lega (improbabile), correre da soli (praticamente impossibile) o guardare al centro verso la lista civica di Cardanoincomune, gruppo che corre in solitaria (con risultati lusinghieri) da ormai sei anni dopo tre mandati in alleanza con il centrosinistra. Naturalmente, bisognerà vedere se i centristi vorranno portarsi in casa un cavallo davvero poco quotato in questo momento (Forza Italia nei sondaggi nazionali continua a perdere consensi), se torneranno a guardare a sinistra (anche questa un’opzione poco probabile), oppure se riprovarci da soli. Comunque vada, appare assai probabile che, nel 2019, il centrodestra si presenterà a chiedere il voto ai cardanesi con almeno tre candidati sindaci e altrettante fazioni. Sarebbe l’ennesimo grande regalo a un centrosinistra che già più volte in passato ha vinto soltanto perché sono stati gli avversari a perdere.

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