Centrodestra di Legnano all’attacco: «Maggioranza di Radice spaccata»

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LEGNANO – Un voto in ordine sparso su una mozione minore: tanto basta al centrodestra legnanese (nella foto) per affermare che «la maggioranza è in crisi». Nel rileggere a bocce ferme l’ultima votazione del Consiglio comunale particolarmente agitato di martedì scorso (si era intorno all’1.00 di mercoledì), i consiglieri Carolina Toia, Daniela Laffusa, Stefano Carvelli (Lega), Francesco Toia, Mara Ciapparelli (Lista Toia Sindaco), Letterio Munafò (Forza Italia), Gianluigi Grillo e Franco Colombo (Fratelli d’Italia) colgono oggi, venerdì 10, «palesi segni di cedimento e malessere» in seno alla giunta “delle piccole cose”, segni emersi proprio durante la discussione in Aula di una mozione presentata dagli stessi gruppi di minoranza che trattava una “piccola cosa” come la sistemazione delle fontanelle nel parco Falcone e Borsellino, non funzionanti da mesi.

«C’è ancora chi pensa con la sua testa»

«Una mozione, nella sua semplicità, di estremo buon senso – osservano i consiglieri di centrodestra – ma che, tuttavia, rischiava di non essere approvata a causa delle parole pronunciate durante il Consiglio comunale dal sindaco Radice. Parole che, ai più, sono parse colme di incomprensibile arroganza. Per fortuna c’è ancora qualcuno, tra le file del Pd, Insieme per Legnano e Ri-Legnano, che pensa con la propria testa e non esegue, almeno in questo caso, i diktat politici lasciando prevalere il bene comune ai capricci di chi non perde occasione per ostentare il proprio “potere” dimenticando troppo spesso che il confronto, se pur acceso, è alla base del dibattito politico».

Il sindaco: «Ininfluente il voto sulle loro mozioni»

Che cosa ha detto di così grave Radice? «Il mio voto – ha argomentato – e credo anche il nostro di maggioranza sarebbe stato serenamente favorevole, ma dopo l’ennesimo insulto che questa sera ci portiamo a casa (la leghista Laffusa ha tacciato la maggioranza di essere composta da «manipolatori, arroganti e presuntuosi» perché interverrebbe sui problemi solo dietro segnalazione del centrodestra e sposterebbe puntualmente il discorso dai problemi lamentati, nda) non metterò il mio voto personale su questa mozione, che francamente non fa né caldo né freddo all’azione dell’Amministrazione, come ha ben detto il consigliere Pigni. Mi asterrò perché, che questa mozione passi o non passi, non cambia niente».

Nel voto, all’astensione del sindaco si sono aggiunti i voti astenuti di altri, ma non tutti, i consiglieri di maggioranza: hanno infatti votato a favore della mozione Amadei, Pigni, Sambati (Pd), Pontani, Scheriani (Insieme per Legnano), Monti e Garavaglia (riLegnano) oltre naturalmente ai consiglieri di centrodestra e anche al civico Brumana.

«È stato tanto imbarazzante quanto tristemente disarmante – commentano all’unisono Lega, Toia Sindaco, Fi e Fdi– sentire il sindaco Radice affermare che l’approvazione o meno di questa mozione non avrebbe fatto “né caldo né freddo”. Il centrodestra continuerà ancor più convintamente ad agire per il bene dei cittadini e sosterrà i legnanesi in ogni dibattito che, piaccia o no a Radice, è il sale della democrazia».

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