Centrodestra Varese: salta il summit. Bobo candidato e liste civiche i nodi

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VARESE – Salta il vertice cittadino del centrodestra. Programmato da giorni per oggi (lunedì 24 maggio) all’ora dell’aperitivo. E annullato in fretta e furia su input, trapela, del commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris. Sui motivi del rinvio ci sono due ipotesi: la definitiva garanzia sulla candidatura Maroni agli alleati (ma anche i leghisti) che premono e il caos liste civiche. Dire quale sia quella vera non è semplice, poiché in realtà si tratta di due nodi politici ancora tutti da sciogliere. E per questo entrambe valide.

L’uscita domenicale di Bobo

La presenza di Roberto Maroni, candidato sindaco del centrodestra, alla presentazione del libro su Giuseppe Zamberletti a sorpreso tutti. In primis i leghisti varesini. Che, infatti, ieri erano del tutto assenti ai Giardini Estensi. Certo l’iniziativa era di matrice “Galimbertiana”, ma la presenza del candidato avrebbe voluto anche quella (almeno) del gruppo dirigente locale che sta lavorando alle elezioni. E invece no. Segno (un indizio) che nessuno fosse a conoscenza dell’uscita domenicale di Bobo.

Stupore che si aggiunge al mistero che comunque resta attorno alla discesa in campo di Bobo. Poiché se da un lato è vero che lui stesso a più riprese ha fatto sapere di esserci, dall’altro le rassicurazioni del Carroccio agli alleati non sono state fino in fondo convincenti. E, infatti, il summit avrebbe potuto essere decisivo in tal senso. Poiché tutti (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia) credono in Maroni, ma anche nel fatto che per scalfire il sindaco in carica serva la sua presenza fisica. Insomma, detta in maniera più schietta: l‘esercito chiede di essere guidato dal condottiero. E proprio la richiesta di ulteriori conferme, che a quanto pare al momento ancora non ci sono, potrebbe aver suggerito al commissario cittadino di far slittare l’incontro. Ma questa è solo la prima ipotesi.

Il nodo liste civiche

Il secondo motivo per cui la riunione è saltata andrebbe ricercata nel caos liste civiche sì, liste civiche no, liste civiche forse. Già perché il documento sottoscritto sabato da Forza Italia a livello provinciale ha di fatto messo una bella zeppa negli ingranaggi di costruzione dell’alleanza. Che già non girano come dovrebbero.

E se come sembra, Forza Italia è decisa a tenere duro sul “no alle liste del sindaco” all’interno del centrodestra si aprirebbe un cinema mica da ridere. A Varese certo, a Gallarate anche, ma soprattutto a Busto.

A Varese perché i primi a dover pagare dazio sarebbe Varese Ideale, emanazione locale di Lombardia Ideale e (si dice) in fase avanzatissima sulla composizione della lista. Così avanzata che già qualche settimana fa gli esponenti di Varese ideale hanno fatto sapere di essere la “vera lista Maroni”. Un nodo che è tornato a ingarbugliarsi con la prese di posizione dei forzisti.

La civica, ma non troppo, del sindaco di Busto

E se a Varese è tutto da capire come si risolverà la questione, a Busto è ancor più complessa poiché quella che dovrebbe essere la Lista Antonelli non solo è quasi pronta, ma conta un nutrito numero di personalità che “tengono nel cassetto” un incarico politico o amministrativo ricoperto nel passato. I forzisti in tal senso, infatti, sono chiari: “Liste di questo tipo – dicono tra le righe ma anche fuori dalle righe del comunicato – non solo hanno poco di civico, ma vanno a inficiare tutto ciò che abbiamo discusso con i nostri alleati. E che altro non è che una questione politica che ha quale unico scopo quello di coagulare l’area moderata oggi frantumata e dare forza alla coalizione».