Varese dice No alla violenza sulle donne con un flash mob e la Polizia in piazza

Varese violenza donne

VARESEUn flash mob in piazza Podestà con balli e musica per sensibilizzare sul tema della violenza di genere. È l’iniziativa organizzata questa mattina, giovedì 25 novembre, a Varese, dai sindacati in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In piazza Repubblica invece era presente il camper della Polizia di Stato, che ha anche fornito i dati dell’attività svolta nel 2021, mentre l’Università dell’Insubria ha celebrato l’evento con un webinar.

Un taglio alla violenza

Il flash mob in piazza Podestà, dal titolo “Diamoci un taglio”, è stato organizzato dal Coordinamento Donne unitario di Cgil, Cisl dei Laghi, Uil e Spi Fnp e Uilp. “Balla con noi” lo slogan scelto per sensibilizzare i varesini. A partecipare donne e uomini, che hanno ballato sulle note delle canzoni “This is Me” dal film The Greatest Showman e “Io non ho paura” di Emma Marrone. Tutti vestiti di nero e con fiocchi rossi e mascherine a tema i danzatori hanno espresso attraverso il ballo e la musica il no alla violenza sulle donne. A chiudere la performance il taglio di un nastro, a simboleggiare la volontà di dire basta a soprusi e maltrattamenti. «Oggi vogliamo sensibilizzare il pubblico, perché non è mai sufficiente la sensibilizzazione – ha detto Oriella Riccardi dello Spi Cgil – riteniamo che il tema della violenza deve diventare prioritario per tutti. I numeri sono troppo alti e c’è un grande tema che è il tema del sommerso: le donne non denunciano. Per questo noi come sindacato pensionati aiutiamo i centri antiviolenza che sono in prima linea». In Italia nel 2021 sono già 103 le donne uccise. 60 le donne uccise dal partner o dall’ex, 87 le donne assassinate in ambito familiare-affettivo (+2%). Si inverte il trend in discesa che durava dal 2018.

Il camper della Polizia in piazza Repubblica

Mentre in piazza Podestà si svolgeva il flash mob in un altro luogo centrale di Varese, piazza Repubblica, la Questura di Varese incontrava i cittadini presenti al mercato con il camper della Polizia di Stato. “Questo non è amore” è il nome della campagna promossa per fornire informazioni sul tema e raccontare l’attività quotidiana delle forze dell’ordine a supporto della cittadinanza. Sono intervenuti in piazza anche il sindaco di Varese Davide Galimberti con l’assessore alle pari opportunità Rossella Dimaggio e il questore Michele Morelli. L’assessore Dimaggio ha sottolineato il lavoro di squadra tra istituzioni lanciando un invito alle varesine. «Sollecito tutte le donne a fidarsi di noi, dei centri antiviolenza, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che ormai sono arrivati a dei livelli di preparazione veramente altissimi su questo argomento. Sempre più la collaborazione con i centri antiviolenza rende possibile il faticoso percorso verso l’uscita dalla violenza».

L’attività della Questura

I dati relativi al 2021 da gennaio ad oggi sono un significativo indicatore dell’incidenza del fenomeno in provincia e dell’azione di contrasto svolta dalla Questura di Varese. La Squadra mobile, in prima linea con la sezione dedicata ai delitti contro la persona, ha deferito 17 soggetti per violenza sessuale, 8 per maltrattamenti 2 per atti persecutori e 2 per lesioni. Grazie alla collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di varese sono state eseguite 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e lesioni ed un esecuzione di allontanamento da casa familiare. La Squadra volanti, sempre presente sul territorio e pronta ad intervenire nei vari episodi di liti in famiglia, percosse e maltrattamenti nei confronti delle donne, ha denuciato 11 soggetti per violenze sessuali, 13 per maltrattamenti in famiglia e lesioni, 6 per atti persecutori, 1 tentata violenza sessuale e 2 lesioni personali aggravate.

L’attività a Busto e Gallarate

Il Commissariato di Busto Arsizio ha eseguito tre ordini di custodia cautelare, tutti aggravati col divieto di avvicinamento, emessi dalla Procura presso il Tribunale di Busto Arsizio a seguito di violazione delle norme sullo stalking e maltrattamenti in famiglia, nonché 2 allontanamenti dalla casa familiare ed un divieto di avvicinamento. Gli agenti del Commissariato hanno inoltre eseguito un arresto in flagranza di reato per maltrattamenti. in totale inoltre, 19 denunce per maltrattamenti in famiglia, 6 per stalking, 13 per violenza sessuale (due dei quali minori di età), 12 per lesioni e percosse. La squadra specializzata del Commissariato ha inoltre intercettato 14 situazioni di rischio nei confronti delle donne, proponendo altrettante istanze di ammonimento al questore: 12 per violenza domestica e 2 per stalking. Il Commissariato di Gallarate ha deferito 22 individui per maltrattamenti e stalking, 1 per violenza sessuale. In coordinamento con la Procura presso il Tribunale di Busto Arsizio ha eseguito 4 divieti di avvicinamento, di cui uno aggravato da obbligo di dimora.

L’attività di prevenzione

La Divisione Anticrimine, nell’ottica dell’attività di prevenzione, ha emesso finora 62 provvedimenti di ammonimento, di cui 36 per atti persecutori e 26 per violenza domestica, seguendo un trend in netta crescita. i provvedimenti sono stati emessi al fine di intercettare per tempo le situazioni di pericolo in cui si trovano le donne ed intervenire a seguito dei primi segnali di violenza che vengono loro rivolti, al fine di scongiurare che i responsabili commettano gesti ben più gravi o addirittura irreparabili. La Questura è particolarmente attiva nel contrasto alla violenza di genere, ed ha intrapreso iniziative utili in merito, come la creazione della sala d’ascolto “Monnalisa”, uno spazio dedicato ai contatti con le vittime femminili ed ha inoltre stipulato il protocollo d’intesa con la cooperativa sociale “Dorian gray onlus” in materia di atti persecutori e violenza domestica. Sulla scorta di un’analoga iniziativa intrapresa dalla Questura di Milano anche Varese può usufruire del sostegno di una squadra di psicologi appositamente formati nel settore.

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Convegno all’Insubria

Tra le iniziative organizzate oggi c’è anche quella dell’Università dell’Insubria, che celebra la ricorrenza con un webinar in diretta Facebook dalle 11 alle 18. Tanti i temi in scaletta, dall’adulterio tra diritto e letteratura alla donna nel mondo del lavoro, per chiudere con il ruolo della donna nella società contemporanea. Da Emma Bovary al delitto d’onore: una giornata coordinata dalla professoressa Barbara Pozzo, nuova delegata del rettore per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità. L’evento è promosso da Università dell’Insubria, Dipartimento di Diritto economia e culture Insubria, Cattedra Unesco, Associazione italiana giovani per l’Unesco, Fondazione Volta, Soroptimist international Italia.

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