«Che rottura questi antifascisti con tanto di certificato…»

rescaldina antifascismo gioventùnazionale altomilanese

RESCALDINA – Che rottura de… ‘sti antifa’. II nostro titolo è provocatorio, lo sappiamo. Già li vediamo, gli indignati da salotto pronti a puntare il dito. Abbiamo ripreso e capovolto un celebre meme “de sinistra” per ridicolizzare quello che è già di per sé estremamente ridicolo: a Rescaldina, tristemente amministrata da dieci anni dal Pd mascherato da lista civica, non puoi accedere ai bandi pubblici se non firmi una dichiarazione in cui dichiari di “ripudiare il fascismo e il nazismo”. Vale per tutti: associazioni culturali, benefiche o di promozione sociale; società sportive; movimenti politici e privati cittadini.

Ridondanza figlia dell’antagonismo

Nessun bando, nessuno spazio se non firmi una dichiarazione per garantire che “non professi e non fai propaganda di ideologie neofasciste e/o neonaziste; non persegui finalità antidemocratiche; non compi manifestazioni esteriori inneggianti le ideologie fascista e/o nazista”. L’ennesimo esempio di una ridondanza figlia della s-cultura antagonista, quella dei “le sedi dei fascisti si chiudono col fuoco” secondo cui, alla fin fine, “fascisti” lo sono un po’ tutti quelli che non la pensano come loro

E allora ci domandiamo: è davvero necessario, nel 2024, chiedere ad una società sportiva che fa giocare a pallavolo delle ragazzine di “ripudiare il nazismo”? Ma soprattutto: se una di queste ragazzine in battuta alza troppo il braccio, scatta l’espulsione? Che rottura de cojoni, ‘sti (finti) antifascisti.

Gioventù Nazionale Alto Milanese

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