M5S: «Dai fondi europei procurati da Conte la spinta per far ripartire Legnano»

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LEGNANO – «Il nostro premier Conte dall’Europa ha raccolto 209 miliardi di euro, una somma spaventosa. Finora i fondi europei non sono stati utilizzati o sono stati spesi male. Attraverso l’ufficio bandi che pensiamo per il Comune, validi professionisti potranno richiederli così da utilizzarli per il bene della città». Stefano Vedovato, capolista alle Amministrative del 20 e 21, illustra il “piano” dei Cinque Stelle alla presentazione, oggi, venerdì 4 settembre, in via Cavallotti della lista e del programma con cui Simone Rigamonti si candida a sindaco. Dall’infermiera al vigile del fuoco, dalla cuoca all’ingegnere informatico, dal designer alla professoressa: la lista dei candidati consiglieri è uno spaccato di ruoli professionali. «Ci viene imputato – rileva Rigamonti – di non essere preparati? La maggior parte dei candidati sono laureati e specialisti, sicuramente partiamo bene».

Rigamonti: «Un programma concreto, senza cemento»

Per uscire dalla situazione in cui si trova la città, «condannata dalla passata giunta a 18 mesi di commissariamento», Rigamonti fa leva su un programma «deciso e concreto» oltre chee agile (appena 11 pagine con 8 punti chiave) per cui «abbiamo guardato – riprende Vedovato – a esempi tratti da altri comuni. Come per l’arena civica: a Lignano Sabbiadoro ce n’è una per spettacoli di varia natura, una simile qui potrebbe servire anche alle scuole. E poi un parco ciclabile, come a Druogno in Val Vigezzo, aperto solo alle biciclette ma per tutte le età: un’opera a basso impatto ambientale che porterebbe beneficio, ad esempio per lezioni di educazione stradale. Legnano – prosegue il capolista – merita una giunta onesta e trasparente che rimetta le persone al centro del suo operato. Chi abita la città deve tornare a viverla a colori dopo un periodo in bianco e nero. Non costruiremo le grandi opere di chi guarda al cemento come soluzione ai problemi della città, vogliamo una cultura condivisa: penso a jazz festival, cabaret, spettacoli teatrali. Mi piacerebbe, tramite la cultura musicale, recuperare quei gruppi di ragazzini che si picchiano e devastano il bene pubblico».

De Rosa: «Dalla Lega la campagna delle balle»

Altre idee le porta l’ex consigliere Giuseppe Marazzini: «Un meccanismo di adozione sociale delle famiglie che hanno bisogno per farle uscire dall’emergenza, oggi prese in considerazione solo in modo burocratico. Far uscire sul territorio i servizi sociali, decentrandoli verso i quartieri per anticipare le necessità. Ancora, la riforestazione della città». All’analisi politica provvedono gli altri esponenti del movimento presenti. «Alla vigilia del voto – attacca il consigliere regionale Massimo De Rosa – altri candidati parlano di tante opere che stanno andando in porto, io con le mie interrogazioni porto alla luce che non è vero: sono balle della Lega. Purtroppo la campagna delle balle funziona. Legnano – passaggio ascoltato con particolare attenzione dal Verde Alessandro Rogora, fra gli invitati – è arrivata a oltre il 70% di cementificazione del suolo. Possiamo rilanciarla facendo arrivare milioni e girandoli alle piccole imprese e a opere di riqualificazione». Per il deputato legnanese Riccardo Olgiati «chiunque vincerà, si troverà di fronte a un compito dieci volte più difficile di quello che qualsiasi altro sindaco e comune d’Italia si sia trovato ad affrontare. Nessun candidato, tranne Rigamonti, ha citato il Recovery Fund. Forse i cittadini vedono queste risorse distanti o temono che non arriveranno mai: è profondamente sbagliato. Da gennaio 2021 inizierà la fase nuova degli investimenti, per far correre il Paese come non ha fatto da decenni. E le Amministrazioni locali dovranno mettere in campo piani di investimento importanti per riavviare in maniera forte l’economia dei territori. Sono occasioni che non possiamo permetterci di perdere, se no rischiamo di rimanere indietro per sempre a livello nazionale e anche locale. Non mi illudo – aggiunge Olgiati – che il 21 festeggeremo, ma sono convinto che la presenza del M5s all’interno del Consiglio comunale sia fondamentale per una questione di legalità, abbiamo contribuito a portare allo scoperto il sistema che si era creato, e per collaborare a tutti i livelli amministrativi per ottenere fondi».

Attacchi al centrodestra e all’astensionismo

Chiusura di Rigamonti. «Non ci sarà mai dalla coalizione di centrodestra quanto meno una presa di distanza, un distacco da quanto successo. Dire che sono cambiati perché c’è una lista civica, quando dietro c’è l’identico motore che ha portato al loro fallimento e al commissariamento, è quanto meno strano. Legnano deve ritrovare una identità forte e fondata sulla legalità. Vogliamo il bilancio di zona, cioè quote di bilancio vincolate alle varie zone della città e non solo in piazza San Magno. Un referendum consultivo obbligatorio sul bilancio. Una cultura che si faccia strada, letteralmente, con spettacoli diffusi e accessibile a tutti. Una Legnano drugs free, con sindaco, assessori e consiglieri sottoposti a esame sul consumo di stupefacenti, per dare il buon esempio. E dobbiamo impegnarci a capire perché la politica non interessa più alla gente. Più che a disinteresse, penso sia pigrizia a informarsi. I contenuti passano solo attraverso internet e non si approfondisce. Manca la voglia di impegnarsi. Sicuramente il partito che vincerà è quello degli astenuti».

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