Cittiglio, un milione dal Pnrr: messa in sicurezza del versante del Sasso del Ferro

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Gli interventi già realizzati sul versante del Sasso del Ferro: con i fondi Pnrr si proseguirà a monte

CITTIGLIO – Un contributo che sfiora il milione, per un importo totale di 999mila euro. È quanto verrà destinato dal Ministero al Comune di Cittiglio tramite fondi Pnrr per la messa in sicurezza del versante del Sasso del Ferro a monte della provinciale per Laveno. Un finanziamento che permetterà di proseguire i lavori già svolti negli scorsi mesi. E ci sono altre opere aperte e imminenti per la difesa di un territorio particolarmente fragile, dalla sp8 alle cascate. A fare il punto (qui sotto il video con l’intervista) è il sindaco Rossella Magnani.


Messa in sicurezza del canalone

Transitando sulla provinciale per Laveno, poco dopo il cimitero di Cittiglio, se si guarda verso la montagna è impossibile non notare gli interventi già realizzati sul canalone che appare ora spoglio dopo la rimozione delle piante schiantate. Ad occhio nudo si scorge la presenza di palificate e reti paramassi. Opere finanziate da Regione Lombardia per circa 200mila euro che si sono concluse recentemente, con una prima prima messa in sicurezza dell’area. «Il canyon – spiega il sindaco Rossella Magnani (nel riquadro a sinistra) – aveva una portata molto forte di detrito: quando pioveva tanto l’acqua si incanalava con una grande potenza e portava detriti a valle. Sono state tolte le ponte schiantate e gli arbusti ed è stato riempito e compattato, poi sono state aggiunte palificate e reti paramassi, una più a monte e una più a valle».

Con il Pnrr si continua

Ora si proseguirà grazie alle risorse del Pnrr. «Mentre erano in corso i primi lavori abbiamo chiesto a Idrogea di fare un progetto anche per la parte a monte, che è la più pericolosa, perché da lì si staccano i detriti – continua il primo cittadino – sotto il rischio era 100 e adesso è 50, con l’intervento a monte speriamo di abbattere il rischio il più possibile, anche se non si potrà mai azzerare». Con il progetto definitivo già in mano il Comune è andato alla ricerca di contributi, intercettando i fondi Pnrr per quasi un milione. «Il progetto lo renderemo a breve esecutivo e inizieremo i lavori il prima possibile – continua Magnani – ci saranno ripiantumazioni e nuove reti paramassi e l’obiettivo è tutelare le case, la ferrovia e il Boesio».

Le piante schiantate dal vento nei boschi sopra Cittiglio

Lavori al Ghetto

Un altro intervento poco lontano è quello che riguarderà la messa in sicurezza del Ghetto, una zona di Cittiglio che interessa delle abitazioni. Interventi che hanno ottenuto un finanziamento di 250mila euro da Comunità Montana Valli del Verbano e di 380mila euro da Regione Lombardia, che sommati vanno a completare il contributo che serviva per proteggere le abitazioni della frazione dal rischio di caduta di detriti. Sarà costruita una vasca di sedimentazione e sono previste palificate e ripiantumazioni. Le opere inizieranno entro la fine dell’anno.

Muro di contenimento sulla sp8

Un’altra zona particolarmente fragile del territorio comunale è la sp8 che conduce a Vararo, colpita fortemente dalla tempesta di vento del 2020. «Da quando siamo stati eletti a ottobre 2021 abbiamo sollecitato gli enti superiori sulla pericolosità di questa strada molto utilizzata dai residenti e da turisti e ciclisti, che necessita di interventi strutturali – osserva il sindaco – quest’anno si sono staccati diversi massi e diversi ceppi caduti con la tempesta». Un geologo ha effettuato una mappatura completa della strada e il Comune ha chiamato in causa la Provincia di Varese che ha effettuato degli interventi di rimozione dei detriti e ha aggiunto dei guardrail. Seguirà un intervento massiccio sui versanti per dare una sicurezza maggiore alla strada: da Regione Lombardia è giunto un contributo di 200mila euro. «Fondi con cui andremo a costruire entro fine anno un muro di contenimento al Mulino della valle».


Cascate off limits

Infine le cascate, dove i lavori sono già partiti, con l’area interdetta al pubblico (nella foto sotto). «L’accesso è vietato, è una zona pericolosa con continui distacchi – sottolinea Rossella Magnani – abbiamo richiesto la presenza della Forestale e della Guardia nazionale per interventi di monitoraggio: nonostante i cartelli di divieto ogni tanto vengono trovate delle persone all’interno». Ma per tornare a visitare le cascate, luogo molto amato da varesini e turisti, ci vorrà ancora del tempo: si tratta di opere molto complesse, con posizionamento di palificate, reti paramassi e briglie di contenimento del fiume, oltre a interventi nell’alveo del fiume stesso. L’area in cui si sta intervenendo è quella dall’ingresso del parco cascate fino alla prima cascata. Anche in questo caso il Comune è alla ricerca di nuovi fondi tramite bandi: e chissà che il Pnrr non premi nuovamente Cittiglio.


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