Commissione e consulta sanità, è no. Il sindaco di Busto al PD: «Volete il nuovo ospedale o no?»

BUSTO ARSIZIO – Commissione e consulta sanità non s’hanno da fare: la maggioranza ha confermato in sala esagonale il pollice verso già espresso in commissione. Rimane in piedi solo il tavolo sanità voluto dal sindaco Emanuele Antonelli, che si riunirà per la seconda volta lunedì 7 febbraio, per l’illustrazione dei progetti di massima sul nuovo ospedale redatti da ASST Valle Olona.

Antonelli vs PD

Ed è su questo tema che il primo cittadino contrattacca, rivolto al PD: «Ma lo volete o no il nuovo ospedale? Io non l’ho ancora capito. Se volete fare una bella cosa, chiedete ai vostri consiglieri regionali di aiutarci a fare questo benedetto ospedale unico». Gli risponde Paolo Pedotti, segretario cittadino e consigliere PD: «Dire sì o no ha senso se prima si chiarisce cos’è l’ospedale unico e come si inserisce nella riforma sanitaria».

«Pragmatici»

«Noi siamo pragmatici» la motivazione, molto in sintesi, rivendicata da Antonelli e dall’assessore ai servizi sociali Paola Reguzzoni per bocciare le proposte di ripristino della commissione speciale sanità (chiesta da tutti i gruppi di minoranza) e della consulta sanità (invocata da Busto al Centro). Resta il muro contro muro, con gli esponenti dei diversi gruppi di maggioranza che intervengono a supporto della bocciatura. «Ma non potete dire che siamo poco pragmatici – ribatte il capogruppo PD Maurizio Maggioni – Regione stabilisce una casa di comunità in viale Stelvio dove non c’è neanche parcheggio, è un tema concreto da affrontare. Se la commissione 5 non si riunisce per questo cosa deve succedere per convocarla?».

Le proposte

«La politica deve svolgere il suo ruolo – aveva spiegato Maggioni – non condivido questo atteggiamento di “affidavit” nei confronti del mondo sanitario: loro chiedono e noi eseguiamo. Ecco perché il tavolo tecnico è insufficiente ad affrontare la complessità del tema». E se Gianluca Castiglioni (BaC) “sponsorizza” la consulta perché «i cittadini sono gli unici messi un po’ da parte», l’ex sindaco e capogruppo di Popolo Riforme e Libertà Gigi Farioli aggiunge che «ci sono temi trasversali, come la collocazione delle case di comunità, che meritano di essere discussi presto e ricorda che Gallarate la sua commissione sanità la sta per istituire».

Le motivazioni del No

«Ma la commissione congiunta a Gallarate, con figure secondarie di Regione, fu un fallimento perché c’era la campagna elettorale» ricorda il sindaco Antonelli, che alza il tiro contro le minoranze: «Con tre mozioni su un unico argomento per dire le stesse cose si perde del tempo, e noi non abbiamo tempo da perdere». E ancora: «Se facevamo la consulta, Accam sarebbe fallita». Paola Reguzzoni afferma: «Mi aspettavo il ritiro della delibera. Non ci piacciono i 20 minuti di bellissima oratoria ma poca concretezza, il palcoscenico non è la priorità, quindi meglio un tavolo riservato».

La voce critica

Il presidente della commissione servizi sociali Matteo Sabba, notoriamente critico sul nuovo ospedale, ribadisce che «non c’è nessuna preclusione a discutere dei temi sanitari, e chissenefrega se la commissione non si chiama sanità». Il consigliere della Lista Antonelli, peraltro, aggiunge: «Spero non si continuino a considerare i cittadini cafoni e irresponsabili, c’è un territorio che va ascoltato e qualche dubbio rimane sul fatto che la sanità sul nostro territorio possa migliorare, dopo 12 anni a vedere pezzi dell’ospedale cadere, e ora ne serviranno altri 8 per vedere un nuovo ospedale».

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