Comune e associazioni fanno rete: Varese pronta ad ospitare i profughi dall’Ucraina

VARESE – La città di Varese si mobilita in aiuto alla popolazione ucraina che sta cercando di scappare dalla guerra. Nella serata di domenica 27 febbraio si è tenuto il primo incontro preliminare tra Comune di Varese, Curia, Caritas, Croce Rossa Varese, Banco Nonsolopane, Cooperativa Ballafon e Protezione civile. «Vogliamo essere pronti», ha detto il sindaco Davide Galimberti, che nella giornata di ieri aveva già incontrato la comunità ucraina presente a Varese.

Strutturare l’accoglienza

Confronto a cui è seguito in serata l’appuntamento aperto a tutte le realtà cittadine che potranno collaborare con l’amministrazione. La riunione ha visto la presenza oltre al sindaco e agli assessori Dimaggio, Molinari e Catalano, delle diverse realtà attive sul territorio in tema di assistenza umanitaria. L’obiettivo è strutturare il sistema dell’accoglienza per aiutare i profughi in fuga dall’Ucraina. In Sala Montanari erano presenti anche la Protezione Civile Comunale, Monsignor Luigi Panighetti, don Marco Casale di Caritas, Filippi Simone di Croce Rossa Varese, Graziella Buglia di Banco Nonsolopane e Luca Dal Ben di Cooperativa Ballafon.

Come aiutare

«Ci troviamo di fronte a un possibile arrivo di profughi in Europa, famiglie con bambini in fuga dalla guerra – dichiara il sindaco Davide Galimberti – il tema principale è quello di farci trovare pronti ad aiutarli, strutturando al meglio il sistema dell’accoglienza attivando una rete con le realtà già attive sul territorio. Importante sarà anche convogliare in azioni coordinate il desiderio di partecipazione che molti cittadini hanno già espresso». Dall’incontro è emerso che in questa fase il modo più efficace e sicuro per chi volesse dare un aiuto immediato alla popolazione ucraina è quello di affidarsi alle organizzazioni più strutturate attraverso donazioni, in ragione della difficoltà attuale di far arrivare beni di altro tipo. Per chi volesse mettere a disposizione alloggi liberi, può inviare le segnalazioni all’email attivata dal Comune di Varese ucraina@comune.varese.it.

Accoglienza a medio-lungo termine

«È importante tener conto che si tratta in prevalenza di donne con bambini – prosegue Galimberti – e che probabilmente si tratterà di una permanenza a medio lungo termine, con la necessità di predisporre luoghi d’accoglienza stabili e strutturati. Ad oggi il governo non ha ancora emanato nulla, sicuramente lo farà a breve a seconda dell’evolversi della situazione: è importante essere pronti, considerando tutti gli aspetti dell’accoglienza, dai bisogni primari, come cibo e alloggi, ad altri come l’aspetto linguistico ed educativo, data la presenza di molti bambini». A questo incontro seguirà l’attivazione di una rete per coordinare a livello territoriale la gestione dell’accoglienza. «Nelle prossime ore a livello locale dovremo valutare una modalità concreta per esprimere reale solidarietà – spiega monsignor Luigi Panighetti – oltre alla vicinanza spirituale e umana sarà fondamentale anche attivare un sistema concreto di aiuti e accoglienza».