Conceria e Associazione Islamica donano mascherine a Casa di Riposo di Castano

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CASTANO PRIMO – A poche ore dall’appello della Casa di Riposo San Giuseppe di Castano Primo per reperire mascherine destinate al personale sanitario, il passaparola e la mobilitazione di numerosi cittadini ha portato il risultato sperato: oltre a suggerimenti, contatti presso i quali tentare e nomi di aziende produttrici, sono arrivate 150 mascherine chirurgiche (nella foto) donate da Conceria Stefania, e 30 ormai quasi introvabili mascherine FFP2 donate dall’Associazione Islamica Castanese. La Casa di Riposo ringrazia anche il sindaco, Giuseppe Pignatiello, che ha coordinato le donazioni. «Siamo grati e commossi – fanno sapere dalla San Giuseppe – dalla solidarietà e vicinanza. Non ci sentiamo più soli. Ci hanno donato più di semplici oggetti, per quanto preziosi: ci hanno donato forza e speranza, nuove energie per lottare e prenderci cura dei più fragili. Usciremo da questa crisi… e ne usciremo grazie a persone come quelle che ci hanno dato una mano».

Nuovo orario per la piattaforma ecologica

Da oggi, lunedì 23 marzo, gli orari di apertura del centro di raccolta rifiuti di Castano sono i seguenti: lunedì dalle ore 8.30 alle 12.30, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 18.00. Il servizio è a disposizione solo per casi di indifferibile necessità. I cittadini sono autorizzati a uscire dal proprio domicilio esclusivamente per le motivazioni previste dai combinati disposti dei DPCM 8 e 9 marzo, soggette ad apposita autocertificazione.

Vengono a prendere l’acqua da Turbigo: denunciati

Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria due uomini di nazionalità pachistana che si sono recati a Castano Primo senza un valido motivo. I due, residenti a Turbigo, sono stati fermati da una pattuglia della Polizia Locale castanese in piazza Ardizzone, nei pressi della casetta dell’acqua. Alla richiesta di dichiarazione per giustificare il loro spostamento, hanno riferito di essere venuti a Castano per prendere l’acqua al distributore, che però è chiuso al fine di tutelare l’incolumità pubblica da possibili contagi. Dopo essere stati identificati e invitati a eleggere domicilio e nomina del difensore, i due pachistani sono stati denunciati per il reato di cui all’articolo 650 del codice penale.

Nosate: «Sì a spesa fuori dal paese, no a scampagnate nei centri commerciali»

Una delle domande più frequenti anche a Nosate dopo gli ultimi decreti riguarda gli spostamenti fuori dal comune per fare la spesa. La Prefettura ha risposto che «gli approvvigionamenti di beni di prima necessità sono considerati indispensabili. Pertanto, se nel proprio comune non sono disponibili, si deve ritenere necessitato lo spostamento nei comuni limitrofi». Pertanto, precisa il Comune, «se sono un cittadino di Nosate e non trovo alcuni prodotti in paese, posso spostarmi per fare la spesa ma solo nei comuni limitrofi. Cerchiamo, comunque, di usare il buon senso. No alle scampagnate nei centri commerciali, sì agli spostamenti nei supermercati dei paesi vicini, se necessario. È caldamente suggerito che si sposti solo una persona per nucleo familiare».

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