Lezioni di guida al Condominio: “Partenza in salita” con Corrado e Camilla Tedeschi

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Corrado e Camilla Tedeschi

GALLARATE – A Gallarate approda oggi, venerdì 28 gennaio, la tournée di successo di Corrado Tedeschi e sua figlia Camilla, rivelazione dell’ultimo anno: al Teatro Condominio porteranno in scena alle 21 la commedia brillante “Partenza in salita”, basata sul testo di Gianni Clementi e diretta dal collaudato Marco Rampoldi. Applauditi a ogni tappa per la bravura e il feeling che li lega, anche sul palco interpreteranno un tipico rapporto padre-figlia toccando temi molto attuali del confronto tra le diverse generazioni.
L’accesso alla sala è possibile solo con super green pass e mascherina Ffp2. I biglietti (poltronissima 28/25 euro, poltrona 25/22 euro, galleria 20/18 euro) sono disponibili al Teatro Condominio dalle 16 alle 19 oppure su Melarido Store e TicketOne. Per prenotare occorre inviare un’e-mail all’indirizzo biglietteria@teatrocondominio.it; per parlare con il Condominio è possibile contattare, anche via WhatsApp il numero 392/8980187 dalle 14.30 alle 18.

L’agognata patente

Lui è un padre sessantenne (Corrado Tedeschi), non rassegnato all’idea che gli anni passino, e obbligato a rendersi utile per l’agognata patente della figlia, che vive con la madre, dalla quale l’uomo è separato da tempo. Lui si dichiara un attore di alto livello, in realtà è conosciuto più che altro per gli spot pubblicitari in tv. Ma è un papà in cerca di riscatto, fra una lezione di guida e l’altra, per ricucire un legame da tempo trascurato. La ragazza non perde occasione per rinfacciargli le mancanze, a cui lui ribatte con battute e ironia, pur sapendo di non essere stato un punto di riferimento paterno. Eppure cede ancora alla parte dell’uomo di successo, vantandosi delle donne bellissime e giovani che (a suo dire) ha frequentato, mentre lo scambio tra loro risulta più arduo di una partenza in salita.

La lettera “P” sul cruscotto

I due si incontrano per mesi (scandendo il tempo che scorre con il cambio di abiti in scena), mentre le lezioni di guida si intrecciano con le lezioni di vita, in cui lei pare la più adulta, lui con il solito caparbio atteggiamento giovanilistico. Tra l’auto che si spegne nel traffico, crisi adolescenziali, altarini svelati, bugie e un libro di fiabe (punto di svolta nel rapporto), tutto si svolge all’interno di un’auto con la lettera “P” sul cruscotto: la “P” di principiante, o forse di Peter Pan, quel Peter Pan che non vuole crescere mai.
Gianni Clementi ammorbidisce la linea drammaturgica della storia, comune fra genitori e figli nei tempi attuali (ancor più tra ragazzi con genitori separati, nell’odioso tempo della pandemia), lasciando ai protagonisti la facoltà di inserire battute e tratti di vita vissuta da loro stessi: una commistione che piace al pubblico. La tela si arricchisce strada facendo di nuove complicità, risate, tenerezze. E quella “P” sull’auto non indicherà solo un principiante alla guida: via la maschera di Peter Pan, diverrà quella di un padre con la “P” maiuscola.

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