Varese, segnalazioni dai consigli di quartiere: «Belforte senza medici di base»

Marco Regazzoni

VARESE – «Il consiglio di quartiere è una realtà molto utile. Stiamo raccogliendo diverse segnalazioni dai cittadini, a partire dal problema della mancanza del medico di base, vacante da fine aprile». Parole di Marco Regazzoni, presidente del Consiglio di quartiere 7, che riguarda le zone di Belforte e Cascina Mentasti. A quasi un anno dall’entrata in vigore, che risale alla scorsa estate, è tempo di un primo bilancio per lo strumento di partecipazione lanciato dalla giunta Galimberti. Sono 12 le assemblee di quartiere, in rappresentanza di castellanze e rioni.

Regazzoni, come è andato questo primo anno?
«Abbiamo iniziato l’estate scorsa, ma l’attività è stata inevitabilmente rallentata a causa della problematica sanitaria. Abbiamo innanzitutto organizzato diverse riunioni tra noi consiglieri per iniziare a conoscerci».

Ogni consiglio è composto da membri nominati dalle forze in consiglio comunale e da cittadini selezionati tramite sorteggio. È un mix vincente?
«Sì, ci troviamo molto bene, anche al di là delle divergenze di idee. Ognuno segue il suo ambito di interesse. Lavoriamo bene: siamo in 6 ed è un consiglio a netta prevalenza femminile, con 2 uomini e 4 donne».

I cittadini sono a conoscenza del consiglio di quartiere?
«Non abbiamo a disposizione una sede fisica, e l’unico modo che hanno le persone per contattarci è un indirizzo email. Abbiamo quindi pubblicizzato l’iniziativa nel rione distribuendo dei volantini nei negozi e nelle parrocchie».

Le persone vi contattano per segnalare problematiche?
«Abbiamo avuto diversi contatti con una serie di segnalazioni di problemi, quello che spesso può sfuggire ad un’amministrazione come le piccole questioni rionali. Una questione importante che i cittadini hanno segnalato è quella della mancanza del medico di base. Dal 30 aprile il quartiere è rimasto senza: gli unici due medici di Belforte sono andati in pensione, con un bacino di oltre 3000 mutuati. Un problema che abbiamo segnalato ed è tuttora irrisolto».

Siete riusciti ad organizzare qualche incontro pubblico?
«Il Covid ci ha impedito di organizzare un momento in presenza con i residenti, ma vorremmo riuscire entro l’estate a mettere in piedi un’assemblea pubblica, se possibile dal vivo. Finora siamo riusciti a coinvolgere i cittadini con due incontri online in collaborazione con l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati. L’occasione era la presentazione dei progetti per l’ex macello civico e la fonderia di via Bainsizza».

Quali segnalazioni avete portato all’attenzione del Comune in questo anno?
«Abbiamo preparato un documento che è stato indirizzato all’assessorato ai lavori pubblici, con una serie di proposte per migliorare la mobilità pedonale a Belforte. Idee come la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e la realizzazione di marciapiedi in tratti che ne sono privi. Alcune delle proposte sono già state realizzate. In viale Belforte sono in fase di ultimazione due attraversamenti protetti all’altezza della rotonda del supermercato Carrefour».

Dopo un anno di lavoro quale ritiene sia l’utilità di uno strumento come il consiglio di quartiere?
«Penso che sia molto utile, e in futuro secondo me si potrebbe fare un passo in più. Se avessimo un piccolo budget o fossimo coinvolti in una sorta di bilancio partecipato potremmo intervenire direttamente, anche solo sulle piccole cose».