Viaggio nel cantiere dell’ex Caserma Garibaldi di Varese: sarà pronta nel 2024

VARESE – È uno dei cantieri più importanti tra quelli in corso nella città giardino, ma anche il più “invisibile”. Da piazza Repubblica e dalle vie limitrofe l’ex Caserma Garibaldi appare solo come un grande ponteggio, ma al suo interno le lavorazioni proseguono su tutti e quattro i piani dello storico edificio. Dalla fase di consolidamento strutturale in corso ora si passerà nel prossimo anno alle finiture, con la consegna alla città nel 2024.

Viaggio nel cantiere

È l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati a fare da cicerone in un sopralluogo all’interno dell’imponente cantiere, dove si continua a lavorare anche nella settimana più calda dell’anno (solo ad agosto ci saranno i canonici 15 giorni di stop alle opere). Le attività in corso attualmente, che abbracciano tutti i quattro livelli, sono quelle relative al consolidamento strutturale. «In questo momento sono in corso i tirantaggi, quindi le opere di consolidamento dei soffitti e delle pavimentazioni – spiega Civati – sono tecnologie particolarmente sofisticate e innovative, che vengono utilizzate per la prima volta su un edificio storico di questa grandezza a Varese».

Mantenuto il carattere storico

Mentre in alcuni ambienti i lavori di consolidamento sono nel pieno del loro svolgimento in altri invece la situazione è in una fase già più avanzata. L’obiettivo è quello di rafforzare l’ex caserma in vista della sua funzione futura di polo culturale che sarà frequentato da molte persone. «Riusciremo a mantenere il carattere storico dell’edificio senza effettuare dei consolidamenti invasivi – sottolinea l’assessore – l’edificio resterà con le medesime fattezze storiche ma allo stesso tempo sarà idoneo a sopportare dei pesi molto elevati, come richiede una biblioteca».

Fasi e tempi

Le prossime lavorazioni riguarderanno il rifacimento del tetto e l’isolamento. A settembre partiranno anche i lavori di realizzazione della parte sotterranea che ospiterà gli archivi della biblioteca: sarà effettuato uno scavo, con la creazione di un piano seminterrato al centro della corte. Sarà inoltre costruito un nuovo edificio che chiuderà la corte, nello spazio dove c’erano i vecchi garage lungo la via Pavesi. «Il cantiere è complesso – spiega Civati – lavorare su un edificio storico di questa ampiezza e delicatezza anche da un punto di vista strutturale non è semplice. Devo dire che abbiamo lavorato alacremente in questi anni e anche il cronoprogramma è sostanzialmente rispettato, al netto ovviamente delle difficoltà che in tutto il settore dell’edilizia si stanno vivendo». La parte strutturale sarà conclusa entro il 2022, mentre nel 2023 ci saranno le finiture del polo culturale, con il completamento dei primi spazi.

Quattro livelli

«Nel 2024 riusciremo a consegnare alla città questo polo culturale innovativo ed estremamente importante nel panorama nazionale e internazionale», conclude Civati. Il polo culturale sarà strutturato su quattro livelli, a partire dal pianterreno, che sarà aperto su piazza Repubblica. Qui sorgeranno la caffetteria, l’aula studio e gli spazi per l’infanzia. Al primo e al secondo piano verranno raggruppate le sedi attualmente distinte della Biblioteca civica e della Biblioteca dei ragazzi, con i libri esposti a scaffale aperto. Infine nell’ultimo piano, il sottotetto, sarà ospitato l’Archivio del Moderno.