VARESE – Nella mattina di oggi, sabato 27 febbraio, a Varese è stata avviata la demolizione dell’ex Fonderia Galante, area dismessa che si affaccia su via Monte Santo, via Grado e via Bainsizza. Ad assistere alle operazioni c’era, insieme a Luca Conte, capogruppo Pd a Palazzo Estense, e Marco Regazzoni, presidente del consiglio di quartiere 7, il sindaco Davide Galimberti: «Con questo intervento, che si inserisce nel masterplan delle stazioni approvato a giugno, verranno eliminati un po’ di eternit ed edifici abbandonati e pericolosi, permettendo la rigenerazione di una parte importante della città».
Il cimitero industriale e l’apertura di nuovi spazi
«Vivo a Belforte da trentuno anni: quest’area, un cimitero industriale, ha sempre avuto un aspetto un po’ lugubre», ha osservato Regazzoni. «La bonifica di oggi, che ci permette di contemplarne le reali dimensioni, apre finalmente uno spazio. Il masterplan, che non prevede schemi, lascia molte idee per farla rivivere, magari trasformandola in un’area verde. Intanto godiamoci il fatto di poter vedere questo cambiamento».
Conte ha iniziato la sua carriera politica come consigliere di circoscrizione nel quartiere: «Ho sempre visto l’ex Fonderia Galante come un sorta di buco nero, un luogo abbandonata senza che nulla potesse cambiare. Oggi è un piacere vedere che, con questo abbattimento, sia stato fatto il primo passo per la sua riqualificazione: porterà ricadute positive sulla zona circostante».
«La decisione di incentivare questi interventi di demolizione prima che ci sia il piano di ricostruzione è una grande innovazione per la città introdotta», ha spiegato l’architetto Gianluca Gardelli, dirigente dell’Urbanistica. «Aprire questi spazi, e riappropriarsene, consente ai cittadini di vederne le dimensioni, facilitando gli investimenti successivi».
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