Contributi allo sport, Artusa stoppa Busto al Centro: «Non ci prendiamo in giro»

Maurizio Artusa

BUSTO ARSIZIO – Il nuovo regolamento per i contributi alle società sportive fa litigare maggioranza e opposizione. L’assessore allo sport Maurizio Artusa boccia su tutta la linea la proposta di Busto al Centro: «A Busto non si fanno le cose a casaccio e senza trasparenza. Coinvolgiamo già ampiamente l’ASSB, ma non posso ammettere che i contributi debbano essere decisi da una commissione consultiva». Porta chiusa, con coda polemica da parte del presidente della commissione servizi sociali Matteo Sabba (Lista Antonelli): «Ennesimo caso in cui la minoranza pretende di estrapolare poteri dalla giunta. Facciano l’opposizione».

La proposta di BaC

Eppure la proposta di deliberazione per il nuovo regolamento sui contributi alle società sportive era stata presentata da Busto al Centro, nel corso della seduta di ieri, 13 dicembre, della commissione sport, «con spirito costruttivo», secondo quanto ribadito dal capogruppo Gianluca Castiglioni, con l’obiettivo di «dare maggiore considerazione all’attività giovanile e scolastica e nell’ambito delle fragilità, disabili e anziani».

Lo stop dell’assessore

Ma la risposta dell’assessore allo sport Maurizio Artusa è stata ferma: «A Busto non si fanno cose a casaccio – chiarisce l’esponente della giunta – ogni anno la città tributa chi fa sport di un riconoscimento economico, quest’anno 120mila euro di contributi ordinari, rispetto a 110mila euro dell’anno precedente. Oggi, come già dalle passate amministrazioni, erogati con una decisione di riparto che non cade dal cielo, ma viene presa con una modalità non arbitraria, che può piacere o no, una griglia fatta con un file di Excel». Il 20% in base al numero totale degli atleti, il 40% in base agli atleti under 14, e il 40% sulle spese rilevanti, definite sulla base di un regolamento del 2003. «Viene già ampiamente incentivato chi fa attività giovanile under 14 – sottolinea l’assessore – ma l’indirizzo politico è della giunta, votato dal consiglio comunale, ad esempio l’idea di affrontare in maniera più incisiva una riparametrazione del sostegno economico ad esempio per lo sport disabili. E la trasparenza è massima, c’è un avviso pubblico che chiarisce i criteri di ripartizione dei contributi». Rispetto alla proposta di BaC arriva quindi «parere contrario», con Artusa che rivela l’«intenzione di presentare una proposta di correzione» del regolamento. «Ma non si può accontentare tutti, solo un file in Excel può levare il rischio di arbitrarietà da parte di persone che hanno le “mani in pasta”» nelle società sportive.

Le voci delle opposizioni

«Spiace che l’assessore si metta sulla difensiva, come se fosse stato accusato, ma non era la nostra intenzione – sottolinea in replica Gianluca Castiglioni – questa poteva essere una prima volta in cui si ascoltava veramente la minoranza. Invece di pensare che va tutto bene e che ci sia assoluta trasparenza, noi continuiamo a credere che questo sistema vada migliorato». E se Maurizio Maggioni, capogruppo PD, si accoda affermando che «non si tratta di smontare, ma di trovare indicazioni, ad esempio sul modello del piano di zona, ponendosi degli obiettivi annualizzati e definiti, per coinvolgere le società», l’ex assessore Gigi Farioli (PRL) ricorda di aver stoppato la modifica «troppo dirigista» al regolamento che era stata elaborata dal suo predecessore Stefano Ferrario di concerto con l’allora presidente ASSB Massimo Tosi e accoglie come «saggia e illuminata» la proposta di rinvio della discussione avanzata dal presidente della commissione sport Orazio Tallarida.

La polemica

Ma è ancora l’assessore allo sport Maurizio Artusa ad alzare i toni della contrapposizione: «Si parla di coinvolgere ASSB, come se finora fosse stata coinvolta poco, ma non è così, e di poca trasparenza e poca equità. Non so se ci stiamo prendendo in giro o che cosa: c’è un regolamento del 2003 di quattro pagine scritto in italiano fluente e non in cirillico. Sullo sport si fa tanto, più di 600mila euro di investimenti quest’anno, e da me c’è sempre la porta aperta. Coinvolgo tutti quelli che chiedono di essere ascoltati». La chiosa polemica è di Matteo Sabba, la cui commissione è stata messa in coda per il «dilungarsi» del dibattito sui contributi allo sport: «Per la minoranza che per l’ennesima volta vuole estrapolare poteri che sono di competenza della giunta. La maggioranza faccia la maggioranza e l’opposizione faccia l’opposizione».

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