Lombardia, meno di 2000 ricoverati Covid. Tamponi gratis se il sierologico è positivo

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MILANO – Calano in modo sensibile i ricoveri, rimangono sotto quota 10 i decessi, non crescono i nuovi contagi. Il report del contagio in Lombardia di oggi, 16 giugno, mostra segnali di miglioramento della situazione del Covid. Sono in particolare gli ospedali a svuotarsi sempre di più: 25 letti liberati nelle terapie intensive, con il totale dei pazienti ricoverati che scende a 69, e 116 letti liberati negli altri reparti Covid in Lombardia, con il totale che scende sotto la soglia dei 2.000 ricoveri. I nuovi casi positivi invece sono 143, molti meno di ieri (259) non solo in numero assoluto ma anche in proporzione ai tamponi effettuati.

Le spiegazioni di Gallera

«È importante sottolineare che dei 143 positivi segnalati oggi un numero rilevante si riferisce a infezioni di vecchia data – precisa l’assessore al welfare Giulio Gallera – nello specifico, 54 sono da attribuire allo screening sierologico regionale (di cui 18 risultati “debolmente positivi”). Allo stesso modo altri 24 casi sono stati riscontrati “debolmente positivi” su test effettuati dietro segnalazioni di medici di famiglia, Ats e ospedali, a cittadini e ospiti di Rsa, segno di un finale di coda dell’infezione. Molto significativo, inoltre, il dato dei ricoverati in terapia intensiva che diminuisce di ben 25 pazienti».

Il riepilogo dei numeri

In Lombardia sono 143 i nuovi casi positivi al Coronavirus a fronte di 7.044 tamponi effettuati. La percentuale dei nuovi contagi in rapporto ai test processati scende al 2%, contro il 3,9% di ieri, 15 giugno. Nelle ultime 24 ore i guariti e dimessi sono stati ben 877, con il totale che sfonda quota 60.000, mentre i nuovi decessi constatati sono stati 9, un numero ad una sola cifra per il secondo giorno consecutivo (ieri i morti per Covid-19 erano stati 8). Gli attualmente positivi si avvicinano a quota 15.000.

I dati nelle province

Varese è la seconda provincia più colpita con 22 nuovi casi positivi. Solo la città metropolitana di Milano ne fa registrare di più: 42, di cui 18 nel capoluogo.

Tamponi gratis: sì bipartisan

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione bipartisan che impegna la giunta a potenziare il piano di screening della popolazione lombarda da Covid. Cinque i punti della mozione: la Regione dovrà rendere gratuito il tampone effettuato dopo un test sierologico positivo (oggi viene rimborsato solo se il tampone risulta positivo); dovrà condurre uno studio epidemiologico mediante test sierologici sugli over 65, che sono stati la categoria più colpita dal virus; dovrà indicare ai laboratori una tariffa standard per i test sierologici effettuati in via privata; dovrà prevedere un percorso agevolato e sburocratizzato per le aziende che vogliono effettuare i test sui propri dipendenti. Un risultato rivendicato da entrambi gli schieramenti, che avevano presentato due distinte mozioni. «Riuscire a mettere insieme maggioranza e minoranza, unificando le due mozioni presentate, rappresenta un grande successo, perché raggiungere l’obiettivo di fare il bene dei cittadini, finalmente senza divisioni ideologiche» sostiene Emanuele Monti (Lega), Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia. «Oggi il Consiglio regionale, su nostra iniziativa, ha imposto alla giunta regionale di fare un nuovo e importante passo indietro sulla strategia di contrasto all’epidemia, questa volta su test e tamponi – gli fa eco il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – un cambio di strategia che chiediamo da tempo, inascoltati, e che oggi vede finalmente d’accordo anche le forze di maggioranza del Pirellone».

Più terapie intensive, il piano

«La situazione epidemiologica in Regione Lombardia sta migliorando ma ci si sta preparando a una possibile seconda ondata» spiega l’assessore al welfare Giulio Gallera, a proposito del piano approvato in giunta regionale sul rafforzamento delle terapie intensive sul territorio. «Il numero dei positivi rimane ancora abbastanza alto, ma perché noi stiamo andando a ricercarli attraverso le campagne sierologiche facendo un numero molto più ampio di tamponi anche a tutti i contatti di casa o coloro che devono essere ricoverati per un intervento ospedaliero, quindi emergono a volte positività deboli e vecchie non relative a problemi che stanno sorgendo adesso. Tuttavia ci stiamo preparando a un’eventuale recrudescenza e seconda ondata del virus, sia dal punto di vista del territorio, con un piano che predisporremo, con infermieri di famiglia, potenziamento delle Usca e telemedicina, sia oggi con il piano di implementazione delle terapie intensive che passa da 861 a 1446 posti, più 704 di subintensiva. Abbiamo individuato 17 ospedali che sono punti di riferimento dove verranno incrementati i posti in terapia intensiva e i posti letto nelle pneumologie, nel livello 1. Nel livello 2 le fiere di Milano e Bergamo rientrano in questo grande piano di 300 posti in terapia intensiva e poi via via gli altri ospedali».

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