MILANO – I nuovi casi positivi salgono a 252 ma si mantengono sotto il 2% in rapporto ai tamponi effettuati, mentre calano decessi e ricoveri. I pazienti nei reparti Covid, in particolare, scendono sotto la soglia di 2500 in tutta la Lombardia, dopo che quelli nelle terapie intensive sono già da qualche giorno sotto quota 100. E Regione Lombardia, al di là del fuoco di polemiche sulla gestione della pandemia, è già al lavoro per il piano per fronteggiare un’eventuale seconda ondata: «Siamo pronti» garantisce l’assessore al welfare Giulio Gallera.
Il riepilogo dei numeri
Sono 252 i nuovi casi positivi al Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Lombardia, pari all’1,9% dei tamponi effettuati, che sono saliti a 13.376. La percentuale risale rispetto a ieri, quando si era attestata all’1,1%, vicino al minimo da inizio pandemia, con 99 contagi su 9.305 tamponi processati. Per il consigliere regionale Samuele Astuti (Pd) è un segno «preoccupante perché potrebbe essere un segnale di allerta riguardo una nuova espansione del contagio». I pazienti attualmente positivi in Lombardia scendono a 17.340, meno 517 rispetto a ieri, anche grazie ad un aumento importante dei guariti e dimessi, 744 in più nelle ultime 24 ore. Nel report di oggi diminuisce anche il numero dei decessi: 25, contro i 32 di ieri, per un totale di 16.374 dall’inizio dell’emergenza. In calo anche i dati dei ricoverati: quelli nelle terapie intensive sono 97, uno in meno rispetto a ieri, mentre negli altri reparti Covid i letti occupati sono 2.488, vale a dire 77 in meno rispetto a un giorno fa.
I dati nelle province
Aumentano i contagi da Coronavirus registrati oggi in provincia di Milano: sono stati registrati 71 casi, di cui 34 nel capoluogo, a fronte dei 27 di ieri (di cui 10 a Milano città). Ma è Brescia, con 81 nuovi contagiati, la provincia più colpita nelle ultime 24 ore. Salgono leggermente anche i nuovi casi positivi in provincia di Varese: 12 in più rispetto ai 10 di ieri.
Gallera: un piano contro la nuova ondata
«Finchè c’è la fiducia vado avanti – le parole dell’assessore al welfare Giulio Gallera in un’intervista a “Il Giornale” – non ho motivo di ritenere il contrario e svolgo appieno il mio incarico, con grande fatica fisica ma con assoluta determinazione». Anche perché, ricorda Gallera, «dobbiamo prepararci a un’eventuale seconda ondata». La Lombardia ha un piano, assicura l’assessore: «Entro mercoledì presenteremo al governo un piano per aumentare le terapie intensive, da 861 a 1.466 posti letto, più altri 352 immediatamente apribili in intensiva e 352 in subintensiva». Compresi gli ospedali in Fiera a Milano e Bergamo.