Crescono gli stranieri nel Varesotto. Comunicazione, lavoro e alloggio i bisogni

All'incontro presenti anche i rappresentanti delle comunità straniere residenti nel Varesotto

VARESE – Il numero degli stranieri è in crescita nel Varesotto, e aumentano anche le esigenze legate all’integrazione. Il tema è stato al centro della prima riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione, che viene ricostituito in provincia di Varese. L’incontro si è svolto oggi, martedì 20 giugno, a Villa Recalcati. Sul tavolo temi come le difficoltà comunicative e la ricerca di lavoro e alloggio (nel video qui sotto l’intervista al prefetto Pasquariello).

I numeri

Ma ad aprire i lavori sono stati i numeri, presentati direttamente dal questore di Varese Michele Morelli. A fine 2022 erano 80.356 gli extracomunitari residenti sul territorio provinciale, cioè quasi il 10% della popolazione totale. Le nuove istanze di permesso di soggiorno presentate nel 2022 sono state oltre 14mila, di cui quasi 5mila permessi rilasciati in seguito alla guerra in Ucraina. Oltre 16mila invece le istanze di rinnovo. Sempre nel 2022 sono state invece 725 le richieste di protezione internazionale, mentre i permessi di soggiorno rilasciati per richiesta di asilo sono stati 1041. Le nazionalità più presenti in provincia sono albanesi, marocchini e ucraini.

I bisogni

All’ordine del giorno del primo incontro alcuni temi che saranno poi approfonditi nelle prossime riunioni, a partire da un’analisi delle esigenze delle comunità straniere sul territorio. A fare una fotografia della situazione gli stessi rappresentanti di alcune comunità, come quella araba, del Pakistan e del Bangladesh. Le difficoltà principali segnalate riguardano la comunicazione, sia per i ragazzi nell’inserimento a scuola che per gli adulti in particolare negli adempimenti burocratici. Si è parlato anche dell’eventuale adozione di un protocollo d’intesa per l’inserimento lavorativo degli stranieri richiedenti o titolari di protezione internazionale. «Vorremmo considerare la possibilità di lavoro dei richiedenti asilo nell’ambito dell’edilizia», ha sottolineato il prefetto Salvatore Pasquariello, che ha coordinato i lavori del consiglio.

I partecipanti

Sul tavolo anche l’elaborazione di un progetto che faciliti il reperimento di alloggi per i richiedenti che abbiano ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato o che, in ogni caso, abbiano perso il diritto all’accoglienza. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni e degli enti territoriali, l’Ufficio scolastico territoriale, l’Ispettorato del lavoro, la Camera di Commercio, Ats e Asst. E poi ancora le associazioni rappresentative delle principali categorie produttive, le organizzazioni sindacali, Acli e Caritas e appunto le associazioni delle comunità straniere presenti in provincia.