Croci: «Il 2019 è stato difficile. Ma ora possiamo fare progetti per Sumirago»

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Mauro Croci, primo cittadino di Sumirago

SUMIRAGO – «È stato un anno turbolento e travagliato». Così Mauro Croci, sindaco di Sumirago, giudica il 2019 appena concluso, che ha visto una situazione di incertezza riguardante il personale comunale gravare sull’azione della sua amministrazione. Il 2020 si apre però con i conti in ordine, una condizione che consente di progettare e programmare il futuro.

La riorganizzazione degli uffici

«Con due pensionamenti, una mobilità e il passaggio di Rosella Barneschi in Provincia, l’anno appena concluso è stato particolarmente impegnativo per quanto riguarda la riorganizzazione degli uffici», ha spiegato Croci. «In una struttura che si regge su venti dipendenti se n’è andato un quinto di loro; con l’assenza, da oltre un anno, di una figura stabile come il segretario comunale. Gli ultimi sei mesi non sono stati tranquilli, e tutto ciò ha condizionato la stabilità della giunta per le scelte politiche». Dalle valutazioni per il preconsuntivo sono però emersi dati confortanti: «I conti sono in ordine. È la priorità che, alla luce del piano di riequilibrio, questo ente deve avere, e la parola d’ordine che ci siamo dati in campagna elettorale. Per il secondo anno dovremmo avere un risultato positivo: si può pensare e progettare interventi di visibilità».

Gli interventi sul territorio

Come ha ricordato Giuseppe Pasolini, assessore all’Urbanistica, i problemi principali ruotano intorno alla progettualità incompiuta: «Abbiamo partecipato a un altro bando del Ministero degli Interni per la messa in sicurezza strategica del territorio: non si è saputo più nulla. Sono stati però chiusi due incarichi importanti: l’intervento di messa in sicurezza di via Piave e il marciapiede di via San Lorenzo, che valorizza un’area importante per la presenza di edifici storici. Se si troverà uno sponsor disponibile, l’idea è di realizzare anche una pavimentazione in materiale lapideo».
Oltre a richieste di finanziamento specifico avanzate per migliorare Villa Molino e la scuola media Fermi, nonché per una verifica geologica dei dissesti in atto sul territorio, sarà possibile attingere alla riduzione di spesa corrente: «È stata attivata una procedura per la sistemazione della viabilità, attraverso la devoluzione di un mutuo del 2014 che ha riportato un avanzo di 28mila euro. E un’altra di dismissione, per la vendita del patrimonio comunale: l’ufficio tecnico intraprenderà colloqui con l’Agenzia delle entrate perché dia indicazioni sul valore dei beni di proprietà. Ci permetterebbe così di indire, entro metà anno, delle aste pubbliche».

La spesa sociale non è mai stata ridimensionata

È rimasto un punto in sospeso: «Attraverso Marco Magrini abbiamo aperto con la Provincia di Varese un tavolo di lavoro, per avere il via alla messa in sicurezza del tratto di Caidate della Sp49. Dopo otto mesi siamo però ancora in attesa di un progetto di fattibilità tecnica-economica per il primo step delle operazioni. Noi, e la cittadinanza, ci teniamo molto: speriamo di ricevere a breve la loro ipotesi di intervento, così potremo capire come indirizzare le risorse». Al vaglio ci sono anche l’ex scuola materna Rossi, che potrebbe essere tolta dalla lista degli edifici da dismettere per diventare una palazzina della cultura, e una ristrutturazione del palazzetto che aumenti il numero dei posti da 100 a 350.
«Si è dato un occhio sia al territorio sia alla nostra gente», ha sottolineato Croci. «Ai suoi bisogni è stata riservata un’attenzione maniacale: come scelta politica, già caldeggiata in campagna elettorale, la nostra spesa sociale non è mai stata ridimensionata per nessun motivo, restando sempre pari al 20% del bilancio. Non si è fatto mancare un euro ai cittadini che avevano bisogno: nonostante le difficoltà affrontate è stato dato un supporto ad personam a una fascia molto ampia. Ora spero che ci sarà qualche euro in più».

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