Crollo di Albizzate: c’è il primo indagato. Sentito anche il proprietario dell’edificio

ALBIZZATE –  Una persona e’ stata iscritta nel registro degli indagati per il crollo della porzione di cornicione che l’altro ieri, mercoledì 24 giugno, ha provocato la morte di Faouza Taoufiq, 38 anni, e di due dei suoi tre figli, di 5 anni e 15 mesi, in via Marconi ad Albizzate. Questa mattina il pubblico ministero di Busto Nadia Calcaterra (nella foto), che coordina l’inchiesta, ha eseguito un terzo sopralluogo sul teatro del crollo. Con lei erano presenti alcuni consulenti tecnici. L’iscrizione nel registro degli indagati è dunque a tutela dell’indagato stesso che, una volta ricevuto l’avviso di garanzia, potrà nominare i propri periti per difendersi.

Ascoltate oltre 20 persone

Sull’identità dell’indagato è mantenuto il riserbo da investigatori e inquirenti. Tra la ventina di persone sentite dalla Procura di Busto Arsizio compare anche il nome del proprietario dell’immobile, un imprenditore di Busto Arsizio. Poi tutti coloro che erano presenti al momento della tragedia, incluso il sindaco Mirko Zorzo, illeso per miracolo, i dipendenti delle varie attivita’ presenti all’interno dell’ex cotonificio. Il lavoro dei consulenti tecnici, si tratta di consulenze ingegneristiche, sarà di fatto fondamentale per individuare le responsabilità nel crollo. Le ipotesi di reato sono di omicidio e disastro colposi. Si tratta di ricostruire 30 anni di interventi edilizi sull’edificio, ex Bellora ristrutturato negli anni ’90, capendo cosa abbia causato il cedimento strutturale.

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