Levata di scudi del territorio: in centinaia a difesa dell’ospedale di Cuggiono

cuggiono manifestazione ospedale

CUGGIONO – Hanno iniziato ad arrivare a decine ben prima delle 10 di oggi, lunedì 19 luglio, i cittadini cuggionesi e non solo motivati a difendere il futuro del “loro” ospedale. Il parcheggio davanti all’ingresso di via Badi si è riempito rapidamente di persone: presenti tutti i sindaci dell’Alto Milanese. Chi non c’era fisicamente per altri impegni ha trasmesso un messaggio chiaro attraverso il primo cittadino cuggionese Giovanni Cucchetti: «Siamo al vostro fianco al 100%».

Depotenziamento progressivo

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«A tutti diciamo: tra il dire e il fare ci sono le scelte concrete su cui dobbiamo misurarci. C’è di mezzo la nostra salute non i calcoli elettorali di questo o quel partito. Ci sono i servizi che devono essere assicurati al territorio, come la prevenzione, come un vero rilancio delle strutture di prossimità, come un vero ruolo delle comunità locali e dei loro rappresentanti nelle scelte sanitarie», così la nota delle Associazioni di Cuggiono, oggi tutte rappresentate con Oreste Magni, presidente dell’Ecoistituto della Valle del Ticino a comunicare un messaggio unitario. «Da alcuni anni assistiamo ad un progressivo e costante depotenziamento dell’ospedale di Cuggiono – continua la nota – con conseguente riduzione delle prestazioni che in passato venivano erogate ai cittadini della nostra zona. Le motivazioni di queste scelte non ci sono mai state veramente chiarite, mentre siamo stati costretti a evidenziare più volte i disagi notevoli che subivano i pazienti e i loro famigliari costretti a rivolgersi a strutture distanti dalla loro residenza. Come se il Covid non avesse insegnato nulla, in questi tempi si percepiscono invece intenzioni di ulteriori riduzioni delle prestazioni erogate e assurdamente da parte di alcuni si accenna addirittura alla chiusura».

Specializzare per farne un’eccellenza

Ad appiccare il fuoco alcune dichiarazioni del consigliere regionale di Noi per l’Italia Luca Del Gobbo (già sindaco di Magenta) che avrebbe suggerito un “sacrificio” dell’ospedale di Cuggiono in virtù di un potenziamento di quello di Abbiategrasso. Dichiarazione poi smentita dal diretto interessato che ha precisato di aver parlato della necessità di specializzare i presidi ospedalieri del territorio in modo da potenziarli e farne delle eccellenze: l’ipotesi di Del Gobbo per Cuggiono è quella di «di farne un’eccellenza del settore della diagnostica, della medicina sportiva, di quella ambulatoriale e di potenziare il progetto di Telemedicina avviato qualche anno fa».

Le richiesta dei cittadini

Ma le richieste dei cittadini sembrerebbero andare in tutt’altra direzione: «La riduzione o il trasferimento di servizi e attività, contraddice altresì le previsioni del Pnrr che vorrebbero valorizzare gli ospedali di comunità. Ogni struttura del territorio va potenziata. Quindi anche la nostra. Che questa necessità sia reale è confermata dall’aumento delle strutture private che sempre più operano in quasi tutti i nostri comuni. E allora visto che le risorse non mancano perché si investe così poco nel rilancio della sanità pubblica? Trasferire servizi altrove causerà ulteriori disagi».

Ospedale da anni sotto attacco

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«Ospedale bene comune: cittadini e dipendenti difendiamolo assieme – ribadisce il sindaco Cucchetti – Oggi siamo presenti anche come istituzioni per difenderlo. Istituzioni di tutto il territorio. Il nostro ospedale da molti anni periodicamente è soggetto ad attacchi che riguardano il suo depotenziamento. Aggiungo che negli ultimi anni ha assunto specificità molto importanti: il nuovo blocco operatorio svolgeva circa più di 5mila operazioni all’anno e non era assolutamente in contrapposizione con Legnano o con Magenta: era diventato un ospedale complementare, sinergico. E questo è quello che noi vogliamo dalla nostra sanità, soprattutto dalla nostra sanità territoriale, vicina al territorio. La sanità non la si fa potenziando un ospedale a scapito di un altro ospedale, ma la si fa mantenendo e potenziando le varie realtà presenti sul territorio. Noi vogliamo che il nostro ospedale a settembre riprenda come prima e meglio di prima».

La storia non si cancella

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«La nostra presenza è un segnale – ha sottolineato Walter Cecchin, sindaco di San Giorgio su Legnano e presidente della Consulta Sindaci dell’Alto Milanese – E’ un segnale di unità. Noi dobbiamo difendere la capacità del nostro opsedale di rimanere sul territorio. Noi non siamo contro qualcuno. Siamo al fianco dei cittadini». Infine Mauro Potestio, storico primario del nosocomio cuggionese che ha ricordato come «Già nel 2007 fummo presenti a una manifestazione come quella di oggi in difesa del nostro ospedale. In quel frangente ci furono tante parole e tante promesse. Parole e promesse (evidentemente disattese negli anni) che hanno portato alla situazione attuale. L’ospedale di Cuggiono ha una storia. E la storia non deve e non può essere cancellata». La manifestazione si è chiusa con l’abbraccio dei partecipanti alla struttura di via Badi e l’impegno da parte delle Associazioni ad organizzare un convegno ad hoc a settembre dedicato al nosocomio cuggionese.

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