Curiglia con Monteviasco, morto il parroco don Giorgio: è precipitato in un burrone

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Dopo l'incidente è intervenuto l'elisoccorso (foto di repertorio). Nel riquadro don Giorgio Ferrario

CURIGLIA CON MONTEVIASCO – Tragedia nella tarda mattinata di oggi, martedì 6 febbraio, a Curiglia con Monteviasco. A perdere la vita una figura molto nota nel piccolo paese dell’Alto Varesotto, il parroco don Giorgio Ferrario. Il sacerdote è precipitato in un burrone.

Caduto in un dirupo

Erano da poco passate le 12.30 quando è scattato l’allarme. Il fatto è avvenuto lungo la sp6 che collega l’abitato di Curiglia con il fondovalle. Il sacerdote, 83 anni, si trovava lungo la strada nei pressi della sua auto, quando per motivi ancora da accertare (potrebbe essersi trattato anche di un malore) ha perso l’equilibrio scivolando e cadendo in un dirupo a lato della provinciale. L’auto, una Panda, è stata ritrovata con le portiere aperte.

Soccorsi vani

La caduta nel precipizio non ha lasciato scampo al parroco. I soccorsi sanitari si sono subito messi in azione con un’ambulanza della Croce Rossa di Luino e l’intervento dell’elicottero da Como, ma non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il corpo del sacerdote è stato localizzato a qualche decina di metri di distanza dalla strada: in corso le operazioni di recupero. Curiglia con Monteviasco saluta così il parroco che nel piccolo centro ha trascorso quasi tutta la sua vita da sacerdote.

Anche professore

Don Giorgio era molto conosciuto anche nel Luinese, essendo stato professore di religione al liceo scientifico Sereni di Luino. Il sindaco di Germignaga Marco Fazio gli ha voluto dedicare un saluto affettuoso: «Don Giorgio è stato una delle colonne del Sereni, oltre che della comunità di Curiglia (e non solo). Le sue lezioni, accompagnate da qualche sfottò a tema calcistico – vista la sua passione per la Juve – andavano sempre ben al di là delle questioni dottrinali: a partire dalle sue celebri lettere si parlava della vita, ci si confrontava su temi grandi e piccoli. Ha accompagnato tante generazioni, ci ha aiutato a crescere».

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