Disabile di Cuveglio senza aiuti regionali per una firma. Ferrazzi: «Ingiustizia»

cuveglio disabile malaburocrazia ferrazzi

CUVEGLIO – Un ragazzo di Cuveglio è stato escluso da aiuti economici fondamentali per alleviare il suo stato di grave disabilità per una firma su un modulo, compilato peraltro dai funzionari degli stessi enti che gli anno negato il contributo. Un pasticcio burocratico talmente assurdo da convincere Luca Ferrazzi (Lombardia migliore) a presentare una interrogazione alla giunta del governatore Attilio Fontana. Perché i fondi sono regionali e la Regione, secondo lui, ha il dovere morale di intervenire per sanare questa «palese ingiustizia». 

Il caso

Si tratta del bando per l’assegnazione di buoni sociali in favore di persone non autosufficienti pubblicato dalla Comunità montana Valli del Verbano. Proprio due assistenti sociali dipendenti di questo ente e due operatori sanitari dell’Asst Sette Laghi si sono recati a casa del giovane di Cuveglio per la compilazione della domanda di contributo. Lui naturalmente si è affidato a loro, ma a quanto pare ha riposto la fiducia nelle persone sbagliate. In quattro persone, a quanto pare, non erano sufficienti a completare i moduli correttamente.

L’esclusione

Lo scorso 10 luglio, racconta Ferrazzi, il disabile ha ricevuto tramite pec del genitore una nota della Comunità Montana Valli del Verbano in cui gli veniva comunicata l’esclusione della domanda dalla graduatoria in quanto carente di una delle due firme nella parte riguardante la privacy. «Peraltro la meno importante: è stata omessa infatti una firma intermedia, ma era comunque stata apposta quella  conclusiva» sottolinea il consigliere regionale. «Oltretutto vorrei evidenziare che ha firmato esattamente dove gli è stato indicato dal personale preposto che ha compilato la domanda». 

E ora?

Il papà ha immediatamente richiesto la revisione dell’istanza, ma fino a oggi non ha ricevuto riscontro. «Chi ha sbagliato a fargli compilare la domanda non ne vuole sapere di prendersi la responsabilità», conclude Ferrazzi. «Ora ricorrerà al Tar», ma ci vorranno tempo e soldi, quando invece sarebbe bastato soltanto un po’ di buonsenso. Per questo il rappresentante di Lombardia migliore vuole andare fino in fondo. «Voglio sapere dagli assessori competenti se vengono svolti puntuali controlli sull’operato degli enti facenti parte degli Ambiti territoriali e se in casi come questo possano intervenire per sanare un caso di palese ingiustizia ai danni di una persona, ricordo, affetta da grave disabilità». 

cuveglio disabile malaburocrazia ferrazzi – MALPENSA24