Regione, Ferrazzi presidente della giunta elettorale dovrà risolvere il caso Marrelli

La giunta regionali delle elezioni con Luca Ferrazzi al centro e i due varesini Cosentino e Licata a destra

MILANO – Un varesino deciderà la “sorte” politica di un altro varesino. Sarà, infatti, Luca Ferrazzi (insieme a tutti membri di fresca nomina) a stabilire l’ineleggibilità di Carmelo Ferraro e quindi l’ingresso in consiglio di Luca Marrelli, sindaco di San Mango d’Aquino, residente a Venegono Superiore e in servizio alla Procura del Tribunale di Varese. Nella giunta sono stati nominati anche altri due varesini, Giuseppe Licata, eletto nella lista di Italia Viva e Azione sempre a sostegno della candidatura Moratti e Giacomo Cosentino, che è leader e dominus della composizione delle liste per le regionali di Lombardia ideale, ovvero la formazione in cui è nato il caso Ferraro – Marrelli.

Nominata la Giunta per le elezioni: Ferrazzi presidente

Luca Ferrazzi, varesino, 54 anni, esponente della lista “Lombardia Migliore – Letizia Moratti”, è stato eletto questa mattina presidente della Giunta delle elezioni. Proprio questo organismo ha il compito di verificare la sussistenza di eventuali casi di incompatibilità e sulla convalida degli eletti. E quindi anche il giallo dell’elezione del consigliere di Lombardia Ideale.

Vice Presidente della Giunta delle elezioni è stato nominato Filippo Bongiovanni(Lega), mentre il ruolo di Consigliere Segretario sarà svolto da Claudia Carzeri(Forza Italia).

«Ringrazio i componenti della Giunta per avere condiviso unanimemente la mia nomina a Presidente –ha commentato Luca Ferrazzi– orgoglioso di essere stato chiamato a presiedere il primo organismo consiliare insediatosi in questa nuova legislatura. Da subito ci metteremo al lavoro per svolgere al meglio il compito che ci è richiesto, nel rispetto delle regole e delle norme statutarie».

Il cv del presidente

Tributarista con studio a Gallarate, dove risiede, Luca Ferrazzi era stato eletto per la prima volta in Regione Lombardia nel 1995, ricoprendo in quella legislatura l’incarico di vice presidente della Commissione Territorio, Trasporti, Lavori pubblici e Protezione Civile, Urbanistica ed Edilizia residenziale. Rieletto nel 2000, era stato riconfermato Vice Presidente della stessa Commissione. Nuova elezione anche nel 2005, quando ha ricoperto l’incarico di Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, contribuendo alla stesura del nuovo Statuto Regionale. Dal 2008 al 2010, Ferrazzi è stato anche Assessore regionale all’Agricoltura. Nel 2013 era stato rieletto nuovamente in Consiglio regionale nella lista Maroni Presidente.

La giunta

La Giunta delle elezioni è composta da un componente per ogni Gruppo consiliare. Gli altri componenti sono: Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale – Fontana Presidente); Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva); Paola Pizzighini(Movimento 5 Stelle); Chiara Valcepina (Fratelli d’Italia); Michela Palestra (Patto Civico – Majorino Presidente); Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra); Roberta Vallacchi (Partito Democratico); Vittorio Sgarbi (Noi Moderati).

La Giunta delle elezioni dovrà concludere i suoi lavori entro 60 giorni: il Presidente Ferrazzi ha già convocato la prima seduta per mercoledì 29 marzo alle ore 14.

La seduta di insediamento è stata presieduta dal Presidente del Consiglio regionale Federico Romani.
«Auguro buon lavoro a Luca Ferrazzi e ai componenti della Giunta delle elezioni –ha detto il Presidente Romani-, che da oggi avranno 60 giorni a disposizione per concludere i propri lavori e predisporre una relazione da inviare all’Ufficio di Presidenza del Consiglio; entro i successivi 30 giorni sottoporrò all’attenzione e al voto dell’Aula la delibera in merito alla convalida degli eletti, sulla base della relazione pervenuta. Tocca infatti al Consiglio regionale –ha spiegato Federico Romani– convalidare l’elezione dei Consiglieri per i quali non sussistano cause di ineleggibilità e di incompatibilità e dichiarare la decadenza dei Consiglieri ritenuti incompatibili che non abbiano optato per il mandato regionale e che non abbiano compiuto nei tempi previsti tutti gli atti necessari a rimuovere le cause di incompatibilità sollevate».