Davide Tonetti da Samarate è alle soglie della top ten della cucina di Masterchef

SAMARATE – Ancora alti e bassi per Davide Tonetti, l’ex manager originario di Verghera di Samarate che sogna di diventare il miglior cuoco amatoriale d’Italia e di cambiare vita. Ma anche stavolta, dopo un invention test impeccabile, la vittoria della prova in esterna spedisce Davide sull’ambita balconata della cucina di Masterchef. Nonostante uno spago «imperdonabile» che gli procura un cazziatone dal giudice Giorgio Locatelli. E l’avventura continua: l’aspirante chef trapiantato a Trieste è alle soglie della “top ten” del talent culinario di Sky Uno.

La mezza mystery sbagliata

La mystery box con 10 ingredienti in “sharing” è da dividere con Annamaria, la concorrente pugliese. Grande fair play tra i due, con Davide che accetta di accollarsi zucca, cipolla, percebes, nero di seppia e colatura di alici. Ma è proprio Annamaria ad entrare nei migliori tre, con gli ingredienti lasciati da Davide.

La strana coppia dell’invention

La vincitrice della “mystery” Marisa sceglie le coppie che dovranno cucinare insieme e abbina Davide a Vincenzo. «Li voglio vedere assieme» sorridono i giudici. «Un’ottima scelta, sono molto contento» commenta Davide. Chef Antonino Cannavacciuolo ironizza: «Vincenzo padre e Vincenzo figlio». E chiede a Davide di inforcare gli occhiali di Vincenzo. La strana coppia si cimenta in un ramen e sembra affiatata. Davide è entusiasta della collaborazione, si vede che si è divertito. Il loro “Napolitan Ramen”, fusione tra le origini di Vincenzo e la vena orientale di Davide, è «un piatto pieno – commenta il giudice partenopeo – un’idea bella, spiritosa. Bravi». Non basta per vincere la prova, ma basta e avanza per evitare agevolmente il rischio di eliminazione.

davide masterchef cannavacciuolo

A Parma si trema

La prova in esterna porta i cuochi amatoriali a Parma, nella magnifica location del teatro Regio, per cucinare a 50 orchestrali. Davide viene scelto per primo da Marisa, capitana della brigata blu, a cui tocca cucinare antipasto e secondo. “Samurai”, come lo ribattezza Luciano, si occupa di tagliare la carne, cotechino con l’erbazzone. Ma quando i “blu” servono il secondo, il colpo di scena. Un commensale trova un pezzo di spago, che Davide avrebbe dovuto togliere. Chef Giorgio Locatelli va su tutte le furie: «Un errore imperdonabile, per una cosa così vai fuori dalla cucina. Se lo servi con lo spago, il tuo sforzo non vale una cippa». All’aspirante chef di Samarate crolla il mondo addosso: «Mi sento decisamente una m….». Fortunatamente lo spago non pregiudica la vittoria della prova. Che evita ancora una volta a Davide il temutissimo pressure test. È salvo e sale in balconata, dove può concedersi di indossare una delle sue cravatte. Per lui la top ten di Masterchef 9 è ad un passo. Lo vedremo giovedì prossimo.

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