Difendiamo via Selene: «Troppo grande la “rotonda 4” senza la Gasparotto-Borri»

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VARESE – Una rotonda – la numero 4 – troppo grande. Ma anche criticità sullo scorrimento del traffico che il sistema di rotatorie che sta sorgendo davanti (e dietro) la nuova Esselunga. Sono diversi gli aspetti che non convincono fino in fondo il comitato Difendiamo via Selene. Che ora, dopo aver sottoposto tutti i dubbi nell’ultima commissione a Palazzo Estense, attende risposte ufficiali dall’amministrazione. Come spiegato dai portavoce Rossella Bernasconi e Alessandro Goitan nella conferenza stampa di questa mattina, lunedì 25 gennaio.

Ridurre la rotonda 4

Ridurre le dimensioni della “rotonda 4“. E’ questo uno degli obiettivi principali del comitato. «Se l’amministrazione dovesse accogliere questa nostra richiesta, anche sulla base delle motivazioni fornite, sarebbe un ottimo risultato in termini di risparmio del territorio, dei soldi e perfino dell’impatto ambientale». E il perché lo spiegano proprio Bernasconi e Goitan: «Quella che è stata battezzata “rotonda 4” i cui lavori sono in corso anche se non visibili per chi transita davanti al cantiere di via Gasparotto, è stata progettata per “raccordare” il collegamento Gasparotto – Borri, che ora a quanto pare non si farà più. E se così sarà, le dimensioni di quel rondò appaiono sovradimensionate».

Per tale motivo il comitato chiede di «rivedere il progetto. Sappiamo che ciò comporterà dei ritardi nei lavori, però ridurrà l’impatto dell’intervento e comporterà anche risparmi economici. Secondo noi l’amministrazione è ancora in tempo per intervenire».

Gli altri nodi da sciogliere

Quello preparato e depositato in Comune dal comitato Difendiamo via Selene è un documento molto articolato e approfondito. E non “tocca” solo la rotonda 4. «Abbiamo evidenziato una serie di criticità – dicono Bernasconi e Goitan – dal fatto che la fluidità del traffico prospettata non ci sembra poi sia davvero garantita dal progetto, al punto di come non sarà così immediato imboccare l’autostrada in direzione Milano, alla creazione di una ciclabile che non si comprende bene dove inizia e dove andrà a finire. Senza dimenticare che il traffico o una parte di esse graverà comunque su via Piano di Luco, via per Schianno e su Schianno stessa, dove ci sono limitazioni di transito. Ecco proprio su questi punti siamo ancora in attesa di risposte».

Le compensazioni

E’ notizia di qualche giorno della riqualificazione del bosco di castagni a Villa Toeplitz, intervento che rientra tra le opere di compensazione dei lavori della nuova Esselunga. «Ovvero – dicono – dall’altra parte della città. Ma il cantiere, che sta modificando pesantemente una zona umida, la più vicina al centro di Varese, è all’ingresso della città. E quindi crediamo che i soldi delle compensazioni vadano investiti dove stanno sorgendo le nuove infrastrutture. Insomma abbiamo qualche timore che solo tra un paio d’anni, quando il supermercato sarà a pieno regime, ci accorgeremo di quanto davvero ha impattato questo intervento. Che, secondo noi, potrebbe subire, adesso e non tra due anni, una serie di modifiche per alleggerire il peso sul contesto naturale e ambientale».

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