Diversi, ma uguali. Al Bertacchi di Busto marzo è dedicato alla parità di genere

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BUSTO ARSIZIO – Un mese dedicato alla figura femminile e alla parità di genere. L’istituto Bertacchi di Busto Arsizio propone una serie di eventi sotto il tema di “Diversi ma uguali” con un unico obiettivo di fondamentale importanza: sensibilizzare i più giovani alle tematiche di discriminazione di genere, tramite l’arte, la storia, ma anche le testimonianze delle Donne giuriste d’Italia.

Abbattiamo gli stereotipi

Un intero mese, quello di marzo, dedicato alla figura femminile e alle tematiche legate alla parità di genere all’Istituto comprensivo Bertacchi di Sant’Edoardo. Numerose sono le attività pensate per tutte le classi della scuola secondaria, ognuna di esse accompagnata dallo slogan “Diversi ma uguali”, per sottolineare l’importanza dell’abbattimento di certi stereotipi e pregiudizi ormai tossici ed intollerabili per una società moderna ed inclusiva.

Le attività

Nella giornata di lunedì 8 marzo, in occasione della celebrazione della figura femminile, studenti, insegnanti e collaboratori si faranno promotori e sostenitori dell’inclusione e della lotta alla disparità, indossando indumenti di colore bianco a testimonianza dell’impegno contro ogni forma di discriminazione di genere.

Murales per celebrare le donne

L’istituto ha inoltre organizzato diverse attività destinate ai ragazzi della secondaria, a partire dalle classi prime che, lunedì 8 marzo, si occuperanno della ricerca della figura della donna nell’arte, analizzando artiste come Frida Kahlo e Shirin Neshat, creando successivamente murales e composizioni artistiche che celebrino il mondo femminile.

No alle discriminazioni

Per le classi seconde è previsto un percorso di sei incontri, a partire da martedì 2 marzo fino a mercoledì 17 marzo, in collaborazione con il Pime di Busto Arsizio e dal titolo “Discriminazioni di genere – biografie di donne, storie di riscatto” per promuovere la riflessione sulla disparità di genere, sugli stereotipi ed il gender gap nella società odierna. I ragazzi avranno la possibilità di conoscere biografie di donne del nostro tempo che, senza arrendersi, hanno ottenuto un riscatto personale cambiando la loro condizione di schiavitù e saranno chiamati a riflettere sui pregiudizi, spesso inconsapevoli, figli dell’immaginario collettivo. Il lavoro terminerà con la rielaborazione creativa dei contenuti con il supporto e la guida degli educatori della comunità missionaria.

Donne giuriste

Le terze, invece, sempre lunedì 8 marzo, assisteranno ad un incontro che vedrà la partecipazione di alcune avvocatesse membri della sezione locale della ADGI Nazionale, l’Associazione Donne Giuriste d’Italia che ha lo scopo di promuovere i diritti delle donne e di lavorare per eliminare la discriminazione di genere. L’evento sarà tenuto dal presidente ADGI Rosalba Folino e dalle colleghe Sara Zarini, Milena Castagna e Marilena Desca, tutte iscritte all’Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio, le quali interverranno sulla parità di genere, sul ruolo del lessico e sull’accesso alle professioni da parte della donna. I ragazzi saranno invitati a riflettere sulle modalità di eliminazione di ogni discriminazione nei confronti della figura femminile e sull’importanza dei pari diritti.

Violenza domestica

Nella giornata di martedì 2 marzo, in collaborazione con la rete di scuole della provincia di Varese, è inoltre previsto un incontro streaming rivolto a genitori e docenti dell’istituto dal titolo “Violenza domestica: come dire basta” : la formazione e la sensibilizzazione devono essere anzitutto per coloro che rappresentano la guida e l’esempio per quei ragazzi che formeranno la società del domani.

Diversi ma uguali

“Diversi ma uguali” è un percorso che ha lo scopo di sensibilizzare i ragazzi sulle tematiche legate all’importanza della parità di genere, per la costruzione di una società formata da cittadini consapevoli, rispettosi della figura della donna e privi di ogni pregiudizio. Gli studenti saranno guidati nell’analisi e nell’abbattimento di quegli stereotipi insiti nella società moderna, purtroppo sempre più frequenti e discriminatori. La decisione di dedicare un intero mese al progetto nasce dall’idea che sia estremamente importante che non sia una sola la giornata dedicata alla celebrazione dell’uguaglianza fra uomo e donna, ma che sia di ogni giorno l’impegno di ognuno noi al rispetto delle pari opportunità nella società in cui viviamo.

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