Dopo Busto e Varese, anche Legnano limita l’uso dell’acqua. E dei condizionatori

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LEGNANO – Tre giorni dopo Busto Arsizio e Varese, anche il Comune di Legnano ha emesso un’ordinanza in seguito all’ emergenza climatico-ambientale, che disciplina il risparmio idrico ma anche l’utilizzo dei condizionatori. L’ordinanza firmata oggi, lunedì 27 giugno, dal sindaco Lorenzo Radice, oltre a recepire le indicazioni dell’ordinanza regionale che dichiara lo stato di emergenza, punta infatti anche alla riduzione dei consumi di energia.

Radice: «Comune fa la sua parte, tocca ai cittadini»

«Il problema della carenza di precipitazioni e, quindi, della siccità che stiamo vivendo – argomenta Radice – non può essere affrontato efficacemente senza inquadrarlo nella più ampia cornice del cambiamento climatico in atto. Per questo gli indispensabili accorgimenti per il risparmio idrico devono essere accompagnati da azioni e comportamenti che contribuiscano a ridurre i consumi energetici e l’emissione di anidride carbonica in atmosfera. Da parte del Comune si stanno mettendo in atto tutti gli accorgimenti per limitare al massimo i consumi idrici ed energetici; chiediamo ai cittadini di dare il loro contributo su una partita, quella ambientale, che riguarda tutti e che, quindi, chiama in causa le responsabilità e i comportamenti di tutti noi».

Vademecum per risparmiare le risorse idriche

Fra le prescrizioni dell’ordinanza, il divieto di utilizzare acqua potabile per uso extra-domestico (come innaffiare orti e giardini, lavare cortili, piazzali, veicoli – con l’esclusione degli autolavaggi – e di riempire piscine private ad uso domestico) fino al 30 settembre, dalle ore 7.00 alle 21.00. Fanno eccezione; per il loro valore sociale, gli orti comunali, dove non si potrà innaffiare dalle 10.00 alle 18.00; gli usi domestici, zootecnici e industriali e tutte le attività regolarmente autorizzate per cui necessita l’uso dell’acqua potabile. I servizi di igiene urbana utilizzeranno fonti idriche alternative ad essa, come l’acqua di prima falda.

In ogni caso, anche per gli usi consentiti dell’acqua potabile, l’ordinanza invita a controllare il corretto funzionamento degli impianti idrici e irrigui per individuare eventuali perdite nascoste; a usare in casa dispositivi per il risparmio idrico, quali i frangi getto per i rubinetti; ad attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitino l’avvio dell’irrigazione quando non necessario; a usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico; a preferire per l’igiene personale l’uso della doccia, in alternativa al bagno; a non far scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba; a non utilizzare acqua corrente per il lavaggio delle stoviglie e verdure, ma solo per il risciacquo; a utilizzare l’acqua di cottura e l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante; a limitare gli innaffiamenti dei campi da tennis in terra battuta e campi sportivi in terra battuta e in manto erboso e utilizzare, per quanto possibile, acqua di prima falda.

Stop all’irrigazione con acqua potabile

Il Comune ha deciso la sospensione dell’irrigazione per tutte le aree verdi in cui si utilizza acqua potabile. L’irrigazione continuerà nel parco Falcone Borsellino, nel parco Castello e al cimitero parco, dove si utilizza acqua di prima falda. Da ricordare che le fontane, che continueranno a funzionare, utilizzano acqua di ricircolo.

L’ordinanza raccomanda, inoltre, di limitare negli edifici privati l’utilizzo degli impianti di condizionamento e di mantenerli in efficienza controllando i filtri dell’impianto di condizionamento almeno una volta all’anno; di fare attenzione alle dispersioni di aria fredda; di abbinare un ventilatore al condizionatore e usarli anche alternativamente; di limitare durante le ore notturne il tempo di accensione dell’apparecchio di condizionamento ed evitare di accendere il condizionatore nelle stanze poco utilizzate. Si invita a rispettare la temperatura della climatizzazione che vige negli edifici pubblici, dove, per decreto legge, questa non deve essere inferiore a 27 gradi. Per mantenere la massima efficienza dei condizionatori, infine, l’ordinanza invita gli esercizi commerciali, i pubblici esercizi e gli edifici aperti al pubblico a utilizzare accorgimenti di autochiusura delle porte per tenere termicamente isolato il locale.

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