Dopo le polemiche dell’ultimo 25 Aprile Cerro Maggiore cambia il cerimoniale

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CERRO MAGGIORE – Un nuovo regolamento del cerimoniale affinché «tutte le cerimonie pubbliche in ricordo del 25 Aprile e del 4 Novembre, patrimonio di tutti per definizione, siano veramente momenti di partecipazione unitaria». È stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Cerro Maggiore lunedì scorso, 18 dicembre, dopo le polemiche sollevate in primavera dall’Anpi e riprese dalle minoranze in piena campagna elettorale.

Nuovo regolamento approvato all’unanimità

In quell’occasione, l’Anpi attaccò con forza la giunta di centrodestra per non essersi fermata, secondo «il protocollo della cerimonia, unanimemente condiviso con tutte le amministrazioni che l’hanno preceduta nei trascorsi 76 anni», davanti al sagrato dei Partigiani al cimitero, ma di aver proseguito nel corteo «fino al Monumento dei Caduti per un omaggio a caduti e reduci (nella foto in alto) a cui è invece dedicato il 4 Novembre».

In una nota congiunta, i partiti di maggioranza (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) bollarono la polemica sollevata come «in aperto contrasto con i valori di unità e libertà che il 25 Aprile porta con sé. Accostare tutto questo con le prossime elezioni comunali non ha il minimo senso – aggiunsero nella stessa circostanza – Si fanno discorsi profondi, si vuole spiegare ai nostri ragazzi che la storia ci deve insegnare valori comuni e poi si polemizza sul posizionamento di un microfono. Smettiamo di utilizzare qualsiasi cerimonia ufficiale per finalità politiche diverse da quelle per cui essa è stata istituita».

«È ora di voltare pagina»

A otto mesi di distanza, il nuovo “Regolamento per la disciplina dello stemma, del gonfalone e del cerimoniale” proposto dall’assessore Daniel Dibisceglie «onora tutte le vittime delle guerre che hanno lacerato le famiglie italiane, sia nella Giornata delle forze armate (4 novembre) sia nella Festa della liberazione (25 aprile)»: è quanto si legge in una nota del gruppo consiliare Centrodestra Unito diffusa oggi, giovedì 21.

«Abbiamo proposto al Consiglio, all’Anpi e ai Combattenti e reduci nuove regole condivise per andare avanti uniti – prosegue il centrodestra – È giunta l’ora di voltare pagina. Le nuove generazioni non possono più vedere lacerazioni ideologiche. La nostra storia è e deve rimanere una, unica e condivisa. Dalla Liberazione alle Foibe, dal 4 Novembre al 2 Giugno. A pochi giorni dal Natale non vogliamo più vedere atteggiamenti da avversari. Sarà nostra premura curare questi momenti nel minimo dettaglio, per formare le nuove generazioni e sensibilizzare la cittadinanza al rispetto della nostra storia e ai valori dell’unità nazionale, superando inutili e dannose divisioni a più di 70 anni da quei tragici anni. Le guerre a noi vicine in Ucraina e in Medio Oriente ci devono insegnare il valore della pace e dell’unità. Non è più il tempo delle polemiche».

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