La bustocca Eolo riduce l’impegno nel ciclismo. Al suo posto i comaschi della Polti

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BUSTO ARSIZIO – Il team di ciclismo guidato da Ivan Basso, nato con Dna bustocco grazie all’impegno o economico di Eolo cambia pelle. E passa dal dio del vento simbolo della comunicazione senza fili alla regina comasca della pulizia vapore, ovvero la mitica Polti, marchio che ha brandizzato una grande squadra di ciclismo, ma anche Michael Schumacher quando il campione tedesco correva con la Benetton.

Eolo non soffia più

Difficile dire quale sia il vero motivo del disimpegno di Eolo dalla società Italo spagnola guidata dal cassanese Basso e dall’ex campione iberico Contador. Sta di fatto che a partire dal primo gennaio 2024 metà del nome cambia: non più Eolo Kometa, ma Polti Kometa. Diciamolo subito, Eolo continuerà a essere tra gli sponsor della squadra, ma con un impegno economico di molto inferiore alla cifra messa (annualmente) fino a questo momento.

Motivo del passo indietro? Crediamo che molto dipenda dalle strategie aziendali della realtà che riesce a portare internet (quasi) dappertutto e dal cambio di proprietà di Eolo. La società, infatti, non è più di Luca Spada, imprenditore locale che di fatto ha creduto nel progetto sportivo di Basso e Contador mettendo (si dice) circa 1 milione e 500 mila euro l’anno, che su un budget complessivo di 4 milioni e mezzo fa praticamente un terzo. Evidentemente per i nuovi “Eolo” (il fondo svizzero Partner Group) il ciclismo non è poi così strategico.

Fuori Busto dentro Como

L’ingresso di una società comasca in una realtà fondata in provincia di Varese e con un’azienda di Busto in veste di main sponsor sarebbe già di per sé una notizia succosa per chi ritiene avvincenti le sfide di campanile. Scrivere che i comaschi hanno scalzato i bustocchi però sarebbe vero solo in parte. Forse ci andremmo più vicini nel dire che da qui in avanti a contare di più potrebbe essere l’anima spagnola. Ma se sarà davvero così lo si vedrà solo più avanti. Al momento si sa che Polti entra da protagonista, nel senso che l’impegno economico è pari (euro più, euro meno) a quello di Eolo. Insomma detta in questo modo non dovrebbe cambiare molto. Invece…

Lancette indietro

Invece si torna all’anno zero, cioè: i big cresciuti in casa Eolo Cometa che rispondono al cognome di Fortunato e Albanese hanno spiccato il volo e indosseranno maglie di squadre più attrezzate (anche economicamente). Rimangono i giovani più promettenti come Bais vincitore di una tappa al Giro 2023 e la squadra che verrà allestita sarà appunto di corridori con talento da dimostrare e valorizzare. Che poi, a ben guardare, è la filosofia con la quale Basso e Contador hanno presentato il progetto. Insomma, in questo senso è un riportare le lancette all’ora zero della nascita delle Eolo Kometa. No, pardon, della Polti Kometa.

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