«Ero un bullo». A Busto la lezione di Daniel Zaccaro ai ragazzi di Sant’Anna

BUSTO ARSIZIO – «Tra poco sarete alle superiori e cambierà la percezione che avete della vostra identità. Ed è lì che avrete bisogno di adulti credibili di cui fidarvi». Lo ha detto ai ragazzi delle scuole medie di Busto Daniel Zaccaro, l’autore del libro “Ero un bullo”, ospite della giornata della legalità organizzata da don David Maria Riboldi, parroco di Sant’Anna e cappellano del carcere di Busto Arsizio, alla scuola media Crespi di Sant’Anna. Erano presenti all’incontro anche Paola Frassinetti, sottosegretario all’istruzione e al merito del governo di Giorgia Meloni, e il sindaco Emanuele Antonelli con l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana.

“Ero un bullo”

La storia di Daniel aveva incuriosito ed emozionato l’Italia quando alla cerimonia della sua laurea in scienze della formazione era stato fotografato mentre abbracciava Annamaria Fiorillo, la PM – di Gallarate – che aveva seguito il suo caso, un arresto per rapina, finito con la condanna alla detenzione nel carcere minorile Beccaria di Milano. «Dopo che era uscita quella notizia – racconta Daniel Zaccaro – mi contattò un giornalista, Andrea Franzoso, per chiedermi: “Scriviamo un libro?” Ho detto sì perché in carcere i libri mi hanno salvato. Mi hanno arricchito, mi hanno fatto imparare parole che non conoscevo. Solo scoprire le parole per raccontare la rabbia che si ha dentro fa stare meglio». La parola “bullo” però lo convince fino ad un certo punto: «Non è una parola che usano i ragazzi. Nel mio caso il bullismo è un punto di partenza, poi diventa una catastrofe. Io ero un bullo, ma la mia era spavalderia, non prendevo di mira nessuno».

Il dialogo con i ragazzi

Daniel è stato chiamato nella scuola di Sant’Anna per portare, parole della preside Armida Truppi, «un messaggio di speranza. E un esempio». Anche se i ragazzi delle Crespi, rivela la dirigente scolastica, «già dicono no al bullismo». Zaccaro ha dialogato con i ragazzi (erano presenti anche quelli delle medie De Amicis) e ha risposto alle loro domande, frutto di quello che don David ha definito «un lavoro importante nelle classi per preparare questa giornata della legalità insieme ai docenti». Daniel è già stato in almeno 200 scuole di tutta Italia a raccontare la sua esperienza di riscatto: oggi è educatore nella comunità Kayros di don Claudio Burgio. «Ma questa – rivela – è la prima scuola del Nord in cui mi fanno un canto». Non parla della rapina che lo portò agli arresti: «Faccio fatica a raccontarla – svela – non mi ci riconosco e non voglio che venga vista come una cosa mitica». Ma non vorrebbe tornare indietro, perché quello che è diventato oggi, a 32 anni, è il frutto anche delle sue esperienze negative.

Le voci degli ospiti

E se il sottosegretario Paola Frassinetti ricorda «l’importanza della legalità, contro le mafie, e della lotta contro il bullismo», il sindaco Emanuele Antonelli si rivolge direttamente ai ragazzi: «Questa è una giornata importantissima per voi, una delle lezioni più importanti perché state entrando nell’età in cui si può sbagliare di più». E nel rivelare che «mettermi a disposizione dei cittadini è stata un’esperienza meravigliosa», ha lanciato un appello “interessato”: «Il sindaco ha bisogno di ragazzi che crescono bene e ci aiutano a tenere bella la città». L’assessore Daniela Cerana invece pone l’accento sulla «parola “scelta”. Solo con la conoscenza si può scegliere con consapevolezza». Applausi per tutti da una platea di ragazzi (e docenti) attentissima.

busto arsizio daniel zaccaro bullo – MALPENSA24