Europei, oro e argento per le staffette azzurre

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Il Mixed Relay Juniores si tinge di azzurro ai Campionati Europei di Ciclismo strada in corsa a Drenthe, in Olanda. Andrea Bessega, Luca Giaimi, Andrea Montagner, Eleonora La Bella, Alice Toniolli e Federica Venturelli sono più forti anche della sfortuna e superano Germania (a 25”) e Francia (a 34”) al termine di una rimonta che, a metà gara, appariva impossibile.

Il terzetto maschile fa tutto bene, tranne l’ultima curva, prima del passaggio del testimone. “Sono caduto – dice Giaimi – e mi sono portato dietro anche gli altri due. Siamo risaliti in sella e completato la prova.. per fortuna che le ragazze sono andate fortissimo!”

Lasciano il testimone con un distacco dai primi (l’Olanda) di 27”. Le azzurre non si perdono d’animo: “Sapevamo della caduta e che avremmo dovuto dare qualcosa in più” dice La Bella. Alice Toniolli: “Dopo due curve abbiamo capito che la strada era più scivolosa del previsto. Dovevamo dosare le forze per evitare nuove cadute, pertanto prudenza in curva e ‘a tutta’ sul rettilineo”. La forza delle tre ragazze si evince anche dall’ordine di arrivo di ieri nel quale hanno occupato la prima, l’ottava e la quindicesima posizione. Il gap con Francia e Germania è annullato già a metà prova. Si assiste al crollo dell’Olanda (alla fine quarta) e sul traguardo il vantaggio inflitto alla concorrenza racconta di un dominio netto.

Federica Venturelli veste la sua seconda maglia europea ed è ormai un personaggio anche qui in Olanda. Alice Toniolli, 18anni, campionessa italiana a cronometro, si conferma campionessa europea in questa specialità, visto che lo scorso anno ha vinto il titolo ad Anadia (allora si è corso in 4, 2 + 2). Eleonora La Bella ha 17 anni ed è di Anagni, quest’anno ha raccolto, tra gli altri, due secondi posto ai campionati italiani rispettivamente alle spalle della Toniolli (crono) e Venturelli (strada). Oggi hanno vinto insieme.

Luca Giami, 18 anni di Alassio, è stato protagonista della stagione sia su strada che su pista. Campione italiano crono, ha vinto il titolo mondiale inseguimento a squadre a Cali ed è giunto secondo nell’individuale. Andrea Bessegna, 17 anni di Pordenone, tra i risultati più importanti della stagione il secondo posto al campionato italiano strada. Andrea Montagner, 17 anni di San Daniele del Friuli, vanta tra i successi della stagione, il Liberazione juniores e la Coppa Dondeo.

Per tutti e sei i protagonisti l’avventura non finisce qui: nei prossimi giorni si torna in strada per le prove in linea.

ELITE. Italia d’argento anche Mixed Team Relay Elite, alle spalle dei vice campioni del mondo della Francia che sopravanza gli Azzurri di soli 4”. Non sono la manciata di centesimi che ci privarono, esattamente un anno fa, del titolo mondiale in Australia nel 2022, ma in qualsiasi caso lasciano un po’ di amaro in bocca. “Avrei preferito tornare in Nazionale – dice Edoardo Affini, protagonista oggi come lo fu ai Mondiali – con una vittoria. Però alla fine è inutile recriminare troppo. E’ stata una crono difficile, per la pioggia che ha reso difficile ed insidiosa la strada.”

L’Italia del ciclismo, nonostante l’argento, ha però diversi motivi per festeggiare. Il Mixed Team Relay è la specialità che più di altre riesce a dare il metro della salute complessiva di un movimento. Un esercizio difficile e che, come ha dimostrato la Svizzera campione del mondo e privata di uno dei suoi uomini migliori, non si può permettere di abbassare il livello complessivo del gruppo. L’Italia, anche senza Ganna e Longo Borghini si è confermata nell’elite europea che, guardando anche i risultati di Glasgow, vuol dire mondiale. Questa volta a superarci per un’inezia è stata la Francia mentre la Svizzera è naufragata. Il terzetto maschile, composto da Mattia Cattaneo, Matteo Sobrero ed Edoardo Affini, ha fatto registrare i migliori riscontri crono lungo i 20 chilometri del percorso, lasciando distante le dirette avversarie per il successo finale.

Bene anche la prova delle donne. Elena Cecchini, Vittoria Guazzini e Soraya Paladin avevano il difficile compito di conservare il vantaggio nei confronti di compagini storicamente più strutturate come Olanda, Svizzera, Germania e Francia. Riescono a farlo fino a metà della loro prova, poi perdono lentamente solo nei confronti delle transalpine: “I ragazzi hanno costruito un bel margine che abbiamo provato a conservare.. un po’ brucia essere arrivati secondi” dice Soraya Paladin. Vittoria Guazzini legge la prova in modo positivo: “Abbiamo dato il massimo. Marco ci ha esortato per tutto il percorso e noi abbiamo dato quello che potevamo. Mi sono divertita e alla fine sono contenta di quanto raccolto”. Un raccolto che vede, alle nostre spalle anche Germania e Olanda.

Il programma di oggi prevede prove in linea donne e uomini U23. Si parte con gli uomini alle 9,30, seguono le donne alle 14,30.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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