Ex colonia a Fagnano: svelati i progettisti e salvi i 500 mila euro di Regione

fagnano colonia elioterapica

FAGNANO OLONA – Sotto l’ombrellone spuntano un paio di interessanti novità riguardo al recupero dell’ex colonia elioterapica. Ovvero, i 500 mila euro, che Regione Lombardia ha “dirottato” nelle casse del Castello per il recupero e la riqualificazione dell’edificio, sono salvi. Questo grazie allo slittamento dei termini di inizio lavori deliberato dalla giunta regionale. Decisione che di fatto “regala” un anno di tempo. La seconda news è che da qualche giorno è stato risolto il mistero dei progettisti.

Che fretta c’era…

Il brano musicale che questa volta ben si sposa con la questione ex colonia non è di Gigliola Cinquetti, bensì di Loretta Goggi. Già perché la “fretta” o il suo b-side, ovvero l’essere in ritardo sui tempi, ha sempre caratterizzato il dibattito politico relativo alla questione elioterapica fin dai tempi della Catelli. E ancor di più l’iter amministrativo sotto l’egida del sindaco Baroffio.

Non si può certo dimenticare che, con somma urgenza, il 28 aprile 2022, venne portata e approvata in consiglio una variazione di bilancio da 175 mila euro da destinare proprio alla progettazione del recupero del bene storico. E sempre sull’onda della “fretta”, l’amministrazione prese la decisione di affidare il pacchetto progettuale per via diretta, sfruttando anche le maglie larghe dovute dalle deroghe pandemiche. Una doppia scelta che lasciò presupporre tempi amministrativi strettissimi, ma al contempo sollevò un polverone di polemiche.

Tanto che le attese, con il passare dei giorni, andavano sempre più deluse dalla calma piatta in merito a un iter che pareva incagliato. Già perché l’affidamento è stato “diretto” solo sulla carta. Nella realtà, infatti, è stato lento. Con qualche sfumatura di giallo. Dovuta alle voci: “Incarico affidato a uno studio di Milano”. Anzi no: “Lo studio è di Gallarate”. Ma anche alle dichiarazioni di esponenti della giunta del tenore quale: “Tranquilli, alla questione colonia ci stiamo lavorando”. Con relativo interrogativo: “Se l’affidamento dell’incarico non c’è ancora stato, in che senso si sta lavorando al recupero della colonia?”. Insomma, nulla di nuovo nel turbolento cielo della politica fagnanese, solcato anche in questa torrida estate da nuvoloni.

Habemus progettisti. Anche il tempo necessario

E tra dubbi e interrogativi striscianti senza risposta, l’intera questione si è sblocca a cavallo tra luglio e agosto, nel giro di pochissimi giorni, con una doppia novità. La prima è del 29 luglio, quando il settore lavori pubblici, con una determinazione “dirigenziale” (cioè del funzionario responsabile) ha rilasciato il documento ufficiale dell’incarico a un raggruppamento temporaneo di professionisti per la progettazione. E la seconda è arrivata diretta da Regione Lombardia, la quale ha comunicato lo slittamento di un anno entro il quale dare il via ai lavori per non perdere il mezzo milione di euro.

Una bella boccata d’ossigeno. Che a posteriori potrebbe far risuonare l’evergreen della Goggi: “Che fretta c’era….”. E che darà la possibilità allo Studiorinnova di San Giovanni in Croce in provincia di Cremona e all’architetto Melino di Varese di lavorare all’incarico con maggior calma e tranquillità. Per lo meno fino al prossima puntata.