Fagnano Sicura: «Il caso defibrillatori? Una vendetta. La mozione andava votata»

rescaldina terzosettore corsi defibrillatori

FAGNANO OLONA –  «Il caso defibrillatori? Una vendetta personale nei confronti dell’associazione da parte di chi se ne è andato. Inoltre c’è chi ha fatto terrorismo sulla popolazione, quando i defibrillatori sono sempre stati a norma e in regola. Certo, qualche leggerezza è stata commessa, ma è anche vero che la mozione di Fagnano Bene Comune in consiglio andava votata. O per lo meno io avrei fatto così, per evitare di sollevare un inutile polverone».

Chi parla è Luigi Cattaneo, socio di Fagnano Sicura, associazione che si occupa dei defibrillatori e referente di fresca nomina dei Dae, il quale a nome del gruppo interviene per fare chiarezza. Ma anche per ricordare che «da quando c’è questa associazione, abbiamo fatto molte cose per rendere concreto e migliorare il progetto. Tra queste la formazione di 120 cittadini che hanno potuto ottenere il brevetto laico regionale Areu per l’utilizzo delle macchine. Eppure c’è chi vuole buttarci la croce addosso».

Questione ingigantita

Cattaneo non è certo persona che si nasconde dietro a un dito. Anzi ammette che, «in totale buona fede, qualche leggerezza è stata commessa da parte nostra. Però non è vero che i cittadini erano in pericolo. I defibrillatori sono sempre stati tenuti sotto controllo dai membri dell’associazione. Le scadenze? Certo, ci sono. I tempi di durata delle piastre segnalati sono stati superati, ma questo non ha compromesso il funzionamento dello strumento. E lo posso dire dopo aver parlato personalmente con il tecnico dell’azienda che ha fornito gli strumenti, il quale mi ha garantito che il Dae in caso di necessità avrebbe comunque funzionato».

Sulle piastre scadute: «C’è stata un’interpretazione sbagliata di un passaggio citato nel contratto. Oltre al fatto che l’azienda aveva ancora come referente il nome di un socio che però da più di un anno aveva lasciato Fagnano Sicura. Tanto che i pezzi non sono stati consegnati direttamente a un referente dell’associazione».

Come affogare in un bicchiere d’acqua

La questione defibrillatori, che avrebbe potuto essere chiusa, infiocchettata e archiviata nel giro di una discussione in consiglio, conferma che Più Fagnano, certamente più (apparentemente) tranquilla al suo interno rispetto a qualche mese fa, non ha ancora il passo sicuro di chi ha in mano le redini del comando. Tanto che a volte fatica a uscire dall’angolo, cincischia, pasticcia e rischia di affogare in un bicchiere d’acqua. Riempito, nemmeno fino all’orlo, da un’opposizione che fa… l’opposizione. E a volte riesce quasi a convincere anche chi sta dall’altra parte della barricata.

Cattaneo, infatti, dopo aver ammesso le mancanze («non così gravi come si è voluto far passare»), aver spiegato che, «c’era qualche imprecisione nell’intervento che abbiamo preparato e che è stato letto in consiglio», dice la sua sulla gestione consigliare del tema: «E’ chiaro che Carlesso ha voluto cavalcare un po’ troppo la questione, ma respingere la sua mozione è stato un errore. Sarebbe stato meglio discutere per evitare di ingigantire il caso, fondato solo su questioni burocratiche, non certo compromettenti per il funzionamento dei dispositivi e soprattutto per la sicurezza dei fagnanesi».

Mentre sulla convenzione nata e stilata sotto l’egida Simonelli, e firmata cinque giorni dopo l’insediamento a sindaco di Elena Catelli, Cattaneo dice: «In un anno e mezzo l’ex primo cittadino non ci ha mai fatto sapere nulla di questa convenzione. Che ci siamo trovati a firmare in fretta e furia, senza poterla discutere, con la nuova amministrazione. La quale a sua volta, visto i contatti avuti con alcuni assessori, a quanto pare non sapeva assolutamente nulla».

Fagnano sicura protegge il cuore e dà la patente per i defibrillatori

fagnano sicura cattaneo defibrillitari – MALPENSA24