Rifiuti, marcia indietro a Ferno: niente tariffa puntuale. «Evitiamo aumenti»

FERNO – Tari: marcia indietro a Ferno. Se le intenzioni della precedente amministrazione era di puntare alla tariffa puntuale dei rifiuti a partire dal 2023, la nuova giunta cambia direzione. «Non è possibile», spiega l’assessore al Bilancio, Giorgio Bertoni. Il motivo: «Vogliamo evitare che ci siano aumenti». Il punto è stato discusso ieri sera, 29 novembre, in consiglio comunale.

Niente tariffa puntuale

«Abbiamo deciso di rinunciare alla delibera del regolamento della precedente amministrazione, che intendeva passare alla tariffa puntuale nel 2023», le parole, a margine, di Bertoni. «Quindi la tassa sui rifiuti non sarà modificata. Non sarebbe possibile». Infatti, dice, «prima si dovrebbero risolvere alcuni problemi in corso». Per esempio, «la gestione dell’aeroporto di Malpensa». Ma anche «il rapporto con Lonate Pozzolo», che per ora è ancora socia al 50% di Sap, che si occupa (appunto) dei rifiuti. La Tari torna al centro dell’attenzione, dopo che la tariffa ha subito un aumento, come aveva annunciato lo scorso settembre il sindaco Sarah Foti (dovuto, aveva detto, «alle scelte politiche dei precedenti amministratori e a un incremento dei costi di raccolta affidata a Sap»). Ora che succede? «Dopo aver valutato la situazione – prosegue Bertoni – pensiamo di passare alla tariffa puntuale d’imposta: una via di mezzo, che permette di inserire una variabilità nella tassa rifiuti. Quindi, per una piccola parte, sarà commisurata al reale conferimento dei sacchi azzurri». In questo modo «vogliamo evitare che ci siano aumenti. Come sarebbe successo passando alla tariffa puntuale».

Gli investimenti

In aula, inoltre, verranno illustrate una serie di variazioni di bilancio legate agli investimenti nel Piano triennale delle opere pubbliche, inseriti nell’elenco del 2022. Fra i più sostanziosi la riqualificazione dell’immobile comunale di via Roma, parte del piano di rigenerazione urbana. «La fonte di finanziamento, inizialmente, era il 30%. Ora è del 24%. Il costo sale di 190mila euro, arrivando a un totale di 990mila euro». Un volta rilanciata, la struttura sarà destinata alla polizia locale. Nel frattempo, si trasferirà nel palazzo comunale. Infatti, «per l’adeguamento della sede civica, in generale, sono stati stanziati 58mila euro». In ambito di rigenerazione urbana, resta la sistemazione di piazza Dante. «All’inizio erano previsti 550mila euro. Ora si sale di 130mila euro, arrivando a 680mila». Direttamente collegato, c’era la realizzazione del parcheggio fra via Piave e Piantanida. Ma che invece «verrà realizzato in piazza del lavatoio: la spesa resta di 100mila euro». A chiudere, l’installazione del fotovoltaico alle scuole medie. «Si tratta di un’opera importante, da 260mila euro. Siamo riusciti a preparare un progetto preliminare, permettendoci di partecipare a un bando ministeriale».

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