Pallanuoto Busto: a rischio la Champions nonostante la fusione delle società

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BUSTO ARSIZIO – La partecipazione alla Champions League è a rischio nonostante la fusione per valorizzare la pallanuoto di Busto, e radicarla ulteriormente sul territorio. È la prospettiva che si è delineata oggi, lunedì 8 luglio, a Palazzo Gilardoni dove è stata presentata l’unione tra Bpm Sport Management (A1 maschile) e Busto Pallanuoto Renault Paglini (C maschile). Erano presenti il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore allo Sport Gigi Farioli, Claudio Grillo, brand manager di Renault Paglini, Sergio Tosi, Gianni Averaimo e Giuseppe Valentino, rispettivamente presidente, direttore sportivo e giocatore della Busto Sport Management Pallanuoto e Antonio Penati, presidente della Rari Nantes di Legnano.

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Resterà il simbolo dei Mastini

«Porterà a una proliferazione molto significativa», ha esordito Farioli introducendo il fidanzamento che vedrà radicarsi in città il ceppo veneto di Sport Management in occasione dell’unione con Busto Pallanuoto. Per i successi in campionato della prima, e la sua presenza in Champions League, il sindaco ha consegnato un attestato di riconoscimento. Come ha spiegato Tosi, «è un momento storico per un percorso già iniziato l’anno scorso. Vogliamo sancire la fusione delle due Busto: ridurrà i problemi di trasferimento degli atleti e riunirà tutto il settore giovanile sotto un unico marchio dai colori biancorossi. Così colmeremo la pecca di essere isolati, e nella pallanuoto potranno crescere giocatori non solo della società, ma anche del circondario. Terremo il simbolo dei Mastini, un simpatico cane che ci ha accompagnato tra le otto migliori squadre al mondo. Ora dobbiamo ricominciare un ciclo, sia tecnico che organizzativo: penso che però dovremo rinunciare alla Champions League». Grillo ha aggiunto particolari: «È una fusione che era logico fare, quando si rischia ci si scambiano i valori, in questo caso tra una società fortemente agonistica e una basata sul territorio: Sport Management deve diventare un riferimento per lo sport locale. Il traguardo è aggiungere a otto giocatori nati qui altri cinque di altissimo livello, un lavoro che coinvolgerà la cosiddetta area vasta». In particolare la Rari Nantes di Legnano: come ha spiegato Penati, «siamo una società molto giovane, arrivata da tre anni. Fra le due città c’è stato un rapporto tortuoso per via del calcio, ma collaboreremo con uno scambio di atleti per far crescere i giovani».

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Budget e amarezza

Averaimo ha fornito qualche anticipazione riguardo alla formazione: «Confermeremo Valentino, Nicosia, Mirarchi, Damonte, Bruni, Casasola e Dolce. A completare questa rosa sarà il cantiere della Busto Pallanuoto, con ragazzi di diciassette-diciannove anni che siano in grado di garantire solidità alla squadra». A riguardo Valentino ha commentato: «Sarà un anno impegnativo. Ma vedo che a Busto si stanno appassionando, e i ragazzi sono promettenti: i Mastini non mollano mai».
Antonelli, dopo aver evidenziato i meriti della città per gli impianti sportivi e il ruolo di preminenza delle società, ha osservato: «Non è facile fare fusioni ma questa porterà benefici. Ed è altrettanto importante la visione di apertura: crediamo molto nella commistione con le città vicine». L’incontro ha tuttavia avuto un retrogusto amaro. Tosi ha reso poi noto che «la banca non vuole aggiungere niente di nuovo a quanto già ci dà. A livello di budget dovremo rinunciare e fare con le nostre forze. Non possiamo promettere e poi non mantenere. All’incontro ufficiale con la banca manterremo il marchio, ma il loro intervento rimarrà quello che è».

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