Non si apre la tuta alare nel Lecchese: muore Alessandro Fiorito di Gallarate

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GALLARATE – Si lancia con la tuta alare dal Forcellino, si schianta e muore Alessandro Fiorito, gallaratese. La terribile tragedia si è consumata nella tarda mattinata di oggi, mercoledì  21 febbraio, tra Abbadia e Lecco.

Chi è la vittima

La vittima è il base jumper Alessandro Fiorito, classe 1961. Pilota di linea commerciale di professione, abitava in centro a Gallarate, posizione strategica per raggiungere l’aeroporto di Malpensa. Aveva lavorato per compagnie aeree del calibro di Air Italy, Air Europe e Cargolux Italia, mentre negli ultimi tempi si era lanciato in un’attività imprenditoriale legata al mondo delle birre artigianali legate a brand aeronautici che porta il nome di Refuel Brewing Company. Padre di un figlio adolescente e paracadutista esperto, era appassionato di sport estremi e di barca. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto in una zona impervia boschiva. Il decesso è stato constatato sul posto dal personale del 118 in località Pradello, area sotto la parete.

La macchina dei soccorsi

Saranno le forze dell’ordine a  ricostruire con esattezza quanto accaduto. A  mettere in moto la macchina dei soccorsi, intorno alle 11.30,  sono stati alcuni escursionisti che, da Abbadia, hanno segnalato al 112 di aver visto una persona lanciarsi dalla parete del Forcellino.
Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118, del Soccorso alpino e della polizia. I testimoni hanno raccontato di aver assistito al lancio e alla caduta in avvitamento, senza che la vela si fosse aperta. Il base jumper è caduto da una quota di circa 200-300 metri. La dinamica dell’incidente è stata confermata ma al momento non è noto se «si tratta effettivamente della vela di emergenza di una tuta alare o se della vela da discesa da paracadutismo classico», afferma l’Agenzia regionale emergenza urgenza.

Il cordoglio

Nelle ultime ore si stanno moltiplicando i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Fiorito. A partire dai colleghi che scrivono: «E’ con il cuore a pezzi che vogliamo salutare uno dei pilastri della Refuel. Ale era un amico prezioso, un collega entusiasta, uno dei soci che ha creduto fin da subito in questo progetto. Siamo senza parole di fronte a ciò che è accaduto e il nostro primo pensiero va ai suoi cari. Mancherai a tutti noi». Lo ricorda con affetto anche l’ex presidente della Camera di Commercio di Varese, Fabio Lunghi: «Che dolore, non doveva farci questo. Una persona speciale, un amico, un compagno di avventure adrenaliniche. Mi mancheranno la sua gentilezza e il suo sorriso. È un giorno davvero triste». Gli amici, sui social, gli scrivono: «Ora vola libero».

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