Il Bilancio nelle mani di Robiati: «Più innovazione per una Gallarate da record»

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GALLARATE – Non ci ha pensato nemmeno un minuto, Stefano Robiati, quando gli è stato proposto di diventare uno dei nuovi assessori con cui Andrea Cassani ha rinnovato la sua giunta in seguito al terremoto giudiziario che ha coinvolto Forza Italia in provincia di Varese. Laureato in Economia e commercio, 48 anni, gallaratese da generazioni, sposato, padre di un figlio. Attualmente è dirigente dell’area Risorse finanziarie e strumentali alla Camera di Commercio Industria e Artigianato di Como-Lecco. A Robiati il sindaco ha affidato quasi tutte le deleghe che erano in mano all’ex vicesindaco Moreno Carù, ovvero il Bilancio, insieme a Tributi, Economato, Innovazione tecnologica.

Stefano Robiati, come è avvenuta la trattativa che l’ha portata ad essere nominato assessore dal sindaco Cassani?

E’ stato un percorso tanto inaspettato quanto repentino. Due giorni prima della nomina ho ricevuto una telefonata da un esponente della Lega locale che mi accennava alla possibilità di essere scelto come assessore. Non ci ho pensato nemmeno un minuto, e ho detto subito “Ok, proviamo”. Non so se è stata follia, accettare così in fretta. Subito dopo ho incontrato il sindaco di persona. Pur avendolo votato, e vivendo nello stesso quartiere, lo conoscevo soltanto di vista.

Questa è la sua prima avventura politica?

Sì, non ho mai fatto politica. A disposizione di questa giunta ho messo a disposizione la mia esperienza dirigenziale nel settore pubblico, dove mi occupo da anni di contabilità e gestione amministrativa.

Ha ricevuto una delega particolarmente ostica, ovvero il Bilancio. Che situazione ha in mano dopo due mesi di lavoro?

Il primo approccio è stato quello di conoscere il lavoro avviato dal mio predecessore Moreno Carù insieme agli uffici, quindi l’assestamento del bilancio di previsione 2019 che ho studiato nella mia prima settimana. Adesso stiamo facendo un’analisi propedeutica al bilancio del prossimo anno, che rappresenta un po’ la sintesi del mandato amministrativo: una ricognizione di tutte le cifre impegnate dal Comune nel 2018 per assicurarci che, al saldo delle entrate previste e delle spese che si sono state, possiamo mettere in gioco delle cifre.

In quest’ottica, il Dup riserverà qualche sorpresa?

Di fatto no, in giunta stiamo lavorando in continuità e per nuove manovre, appunto, aspettiamo questi nuovi dati. Se ne parla dopo la pausa estiva. C’è da dire che ci sono diverse partite aperte sul fronte degli investimenti, si va dall’area feste alla grossa cifra impegnata per manutenzione di strade e scuole, oltre un milione di euro. Insieme al progetto della biblioteca, in cui ci stiamo muovendo in tanti (assessori alla Cultura e ai Musei, ndr) per capire non solo che tipo di progetto realizzare, ma anche cosa è fattibile in termini economici. Il mio compito sarà quello di capire come reperire le risorse, rispetto ai modelli che stiamo prendendo come esempio.

Ha trovato un buon ufficio a supporto di tutto questo lavoro?

Più che buono: un enorme grazie va al dottor Michele Colombo, dirigente dell’area Finanza del Comune, e di tutti i dipendenti. Anticipo che in questo settore presto potrebbero esserci delle assunzioni. Dei provvedimenti recenti hanno infatti sbloccato il turnover, se c’è possibilità dal punto di vista economico assumeremo sicuramente.

Un’altra delega che ha un peso notevole è quella all’Innovazione tecnologica.

Rispetto a questo ho trovato un ente davvero al passo con i tempi: mio compito sarà far sì che si continui su questa strada. Sul fronte interno, e quindi rispetto alle procedure che si utilizzano negli uffici, ho trovato un ambiente ben informatizzato e per questo produttivo: mi ha stupito, e c’è dire che vengo da un settore molto avanti nell’ambito del digitale. Per quanto riguarda il rapporto con l’utenza, il Comune di Gallarate è tra i più virtuosi in Italia e offre servizi che non sono da tutti: questo è importante perché il digitale annulla le distanze con i cittadini, ottimizza il lavoro, permette ai vari uffici di lavorare di più in back office senza essere legati alle aperture al pubblico. Insomma, rende tutti più efficienti. Da semplice cittadino avevo poi usato spesso diversi servizi, apprezzandoli: mi riferisco alla casella di posta elettronica “Segnala Gallarate”, insieme al pagamento automatizzato delle imposte. E per ultimo, per mio figlio, il pagamento dei buoni pasto online. Anche se su quello lo confesso: è mia moglie quella più ferrata.

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