Gli assessori a Modena per progettare il polo culturale di Gallarate

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GALLARATE – Un grande, unico polo culturale, in cui biblioteca e museo sappiano convivere non solo condividendo gli spazi, ma anche la propria mission. E’ il futuro del museo Maga e della biblioteca Majno di Gallarate, al centro della commissione cultura dello scorso venerdì 19 luglio. E per cui oggi, 22 luglio, una delegazione comunale è partita direzione Modena, per prendere spunto da una delle tante realtà di questo tipo. E valorizzare ancora di più il patrimonio museale gallaratese, adesso guidato dall’assessore Claudia Mazzetti.

Unire Maga e Majno

Ad accompagnare Mazzetti, l’assessore alla Cultura Massimo Palazzi; rappresentanti anche per il Maga e il sistema bibliotecario Panizzi. Tutti uniti dall’intento di dare tanto al Maga quanto alla Majno un nuovo slancio, una visione a lungo termine «che sappia uscire anche dalla visione classica che si ha di questi due luoghi», come è emerso dalla commissione richiesta dalle opposizioni proprio per conoscere le idee dell’amministrazione di Andrea Cassani per biblioteca e museo.

Modena e poi il Mart

Primo passo, dunque, prendere spunto dalle realtà vicine. Quella di Modena, in verità, si è rivelata in parte lontana dal progetto gallaratese: «Un grande edificio storico in cui biblioteca e museo condividono lo spazio, ma sono di fatto indipendenti – spiega l’assessore Mazzetti di ritorno dal viaggio -. Non è questa l’idea che abbiamo, perché per noi le due realtà devono parlarsi». Una visita però non certo inutile, perché ha suggerito molto per quanto riguarda l’organizzazione e la divisione degli spazi: «Sfruttano e modulano bene gli spazi in base alle varie esigenze, spostandosi se necessario anche altrove. Mi ha incuriosito molto la scaffalatura impostata in verticale, per sfruttare al massimo lo spazio. E l’attenzione dedicata all’area per i bambini». Proprio questo è uno degli aspetti che, spostando parte della biblioteca comunale al Maga, potrebbe essere gestito in modo più funzionale all’utenza: «Penso ad un’area bambini diversificata in base alle età, cosa che adesso alle Majno non è possibile per questione di spazi», continua Mazzetti, che spiega come l’idea è quella di mantenere nella biblioteca attuale tutta la parte di archivio, spostando  il resto al Maga. In modo da migliorare l’uno e l’altro servizio, modellandolo sull’utenza. La prossima meta è il Mart di Rovereto, altra eccellenza nel campo, che nella prossima settimana gli assessori studieranno da vicino per continuare a dar forma al polo culturale del futuro, anche a Gallarate che costituirebbe un caso unico in Lombardia: «Sappiamo in che direzione vogliamo andare. Biblioteca e museo devono e possono parlarsi, uscendo dal loro ruolo “classico”, così come si è sempre immaginato».

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