Cassani: «Non tiro a campare». Sulle dimissioni di Carù e Peroni: «Inevitabili»

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GALLARATE – «Le dimissioni di Moreno e Isabella, se da un punto di vista amministrativo sono certamente una perdita, da un punto di vista politico erano inevitabili. Li ringrazio comunque per l’impegno profuso per la Città di Gallarate in questi anni. Le loro deleghe verranno riassegnate entro la fine di questa settimana». Si conclude così la nota del sindaco di Gallarate Andrea Cassani, diramata oggi 3 giugno pochi minuti dopo le dimissioni – preannunciate – pervenute a Palazzo Borghi del vicesindaco Moreno Carù e dell’assessore Isabella Peroni, entrambi di Forza Italia. La giunta, così come si presentava al completo lo scorso dicembre (nella foto) durante la conferenza stampa di metà mandato, non esiste più. I tre berlusconiani non fanno più parte dell’esecutivo Cassani.

Moreno persona corretta

A proposito di Carù, vicesindaco da giugno 2016, Cassani dice: «La politica ha portato alle dimissioni di Moreno Carù e non posso nascondere che, personalmente, mi dispiace perché ho sempre reputato e reputo Moreno una persona corretta, che arriva da una famiglia di persone oneste, per bene e benvolute da tutti. Ho conosciuto Moreno nel 2015, quando era coordinatore cittadino di Forza Italia ed era l’interlocutore di riferimento. In 4 anni ci sono stati rarissimi episodi di attrito tra noi, nonostante non fossimo dello stesso partito». Cassani svela che Carù, già il 7 maggio scorso, giorno degli arresti di Nino Caianiello e di Alessandro Petrone, aveva già espresso la disponibilità a rimettere l’incarico. «Però erano momenti troppo concitati, soprattutto per lui, per prendere decisioni con la testa anziché con la pancia».

Isabella e Forza Italia

Il sindaco parla anche di Isabella Peroni, ringraziandola per l’attività svolta con esperienza e competenza in questi anni. «Il suo impegno durante il mandato è stato più volte pubblicamente apprezzato anche dalle opposizioni». Dopo tre settimane e soprattutto dopo aver ragionato a mente fredda sulla portata politica e giudiziaria degli eventi, la scelta dei consiglieri di Forza Italia di proseguire a sostenere il programma elettorale votato dalla maggioranza dei gallaratesi nel 2016, facendo un passo indietro dall’esecutivo, viene giudicato dal sindaco un gesto apprezzabile in una fase delicata per i berlusconiani. «Come ho detto in consiglio comunale: questo è il momento in cui Forza Italia si deve fidare di me. A maggior ragione se chi si è candidato, ed è stato eletto in quel partito, è totalmente estraneo al “sodalizio criminoso” che sembrerebbe emergere dall’ordinanza della Procura di Milano. Non voglio proseguire il mandato per “tirare a campare” ma per realizzare con più vigore il maggior numero di promesse fatte ai cittadini per riacquisire, come maggioranza consiliare, quella dignità politica che qualcuno ha minato».

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