Gallarate, le opposizioni: «No a un nuovo ospedale con meno posti letto di oggi»

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GALLARATE – «Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani non deve aderire a un accordo di programma che preveda la creazione dell’ospedale unico Gallarate-Busto Arsizio con meno posti letto degli esistenti ospedali di Gallarate e Busto Arsizio e non coadiuvato da adeguati presidi di sanità territoriale nel Comune di Gallarate». A chiederlo sono i quattro gruppi di opposizione (Pd, Città è Vita, Gallarate 9.9 e Gruppo Misto) con una mozione che con ogni probabilità verrà discussa già nella prossima seduta di consiglio comunale prevista per il 26 maggio.

Il Covid non ha insegnato niente?

L’assessore regionale alla sanità Giulio Gallera in una recentissima intervista ha dichiarato che il progetto dell’ospedale unico Busto-Gallarate proseguirà, dopo l’emergenza Covid-19, così come era previsto prima. Dichiarazioni che hanno spinto le opposizioni a depositare la mozione con carattere d’urgenza. «Il progetto dell’ospedale nuovo prevede una riduzione di circa il 25% dei posti letto, che passerebbero dagli attuali 952 a 725, con una riduzione di 227 posti», ricordano Giovanni Pignataro, Margherita Silvestrini, Anna Zambon, Carmelo Lauricella; Edoardo Guenzani, Danilo Barban, Sebastiano Nicosia, Matelda Crespi, Rocco Longobardi, Leonardo Martucci, Luca Carabelli e Luigi Fichera. «L’emergenza del virus Covid-19 ha mostrato la debolezza del sistema sanitario provocata dalla riduzione dei posti letto e dalla riduzione dei presidi di medicina territoriale. Dunque, la previsione di un nuovo ospedale con meno posti letto degli attuali e non coadiuvato da una adeguata offerta sanitaria territoriale risulta contrastante con la tutela del diritto alla salute dei cittadini di Gallarate».

Il precedente in aula

Auspicando l’accoglimento della mozione da parte di tutto il consiglio comunale, le minoranze sottolineano inoltre  che nella seduta dello scorso 9 dicembre la maggioranza (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Lega Civica – Cittadini di Centro) ha presentato una mozione nella quale affermavano che «l’attenzione alla salute dei cittadini e l’accesso alle cure ospedaliere risulta essere un diritto fondamentale dei cittadini, ed, in tal senso, su tale argomento i proponenti intendono sostenere in maniera ferma e propositiva l’attuale servizio ospedaliero in Gallarate». Tale mozione, approvata all’unanimità, impegnava oltretutto il sindaco e la giunta «ad interfacciarsi con le autorità competenti per instaurare un proficuo e costante scambio di informazioni volto a rendere per quanto possibile la cittadinanza edotta sugli sviluppi sia dell’accorpamento dei nosocomi che sugli sviluppi delle procedure per la realizzazione del nuovo ospedale». Cassani durante il dibattito in aula affermò: «Laddove l’autoreferenzialità di un sindaco ai tavoli regionali può sì avere un peso ma rimase autoreferenzialità, qualora vi è un appoggio condiviso di tutta la maggioranza il peso delle istanze che porteremo ai tavoli sia del Direttore generale, sia di Regione Lombardia acquisisce ancor più peso».

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