Ospedale di Gallarate a rischio abbandono: «Il futuro decidiamolo ora»

GALLARATE – «Chiediamo al sindaco Andrea Cassani  di non aderire a un accordo di programma avente ad oggetto esclusivamente la creazione dell’ospedale unico Gallarate-Busto Arsizio senza contestuale previsione di un concreto progetto di riqualificazione e/o riutilizzo dell’area di via Pastore a Gallarate almeno in parte finanziato da Regione Lombardia in compensazione della rinuncia della nostra città a ospitare un nosocomio sul proprio territorio comunale». E’questo il cuore della mozione depositata questa mattina, 1 febbraio, a Palazzo Borghi da Pd, Città è Vita e Gallarate 9.9.

No a nuova Legnano

Chiaro l’intento dei tre gruppi di opposizione: evitare che la discussione sul nuovo ospedale unico Busto-Gallarate proceda in modo disgiunto rispetto al futuro riutilizzo del Sant’Antonio Abate. Prioritario, secondo le minoranze, è evitare ciò che è accaduto a Legnano: sarebbe un «problema gigantesco» di carattere economico, di degrado e di sicurezza pensare che Gallarate possa convivere per anni con un intero ospedale vuoto a ridosso del centro. Il futuro va pensato ora, secondo Pd, Cèv e Gallarate 9.9, e l’unico modo è convincere Cassani a pretendere da Regione Lombardia la sottoscrizione di un unico accordo di programma che tenga insieme il destino delle tre strutture sanitarie (il nuovo e i due attuali di Busto e Gallarate).

La voce dei protagonisti

«Ci auguriamo la massima condivisione di questa mozione: l’impegno che l’attuale amministrazione di Gallarate si prende sull’ospedale interessa l’intera città e le future generazioni», ha esordito Sebastiano Nicosia, capogruppo di CèV. «E’indispensabile tenere insieme il destino delle due strutture», ha sottolineato Giovanni Pignataro (Pd). «Il futuro dell’attuale ospedale decidiamolo insieme e decidiamolo subito». Secondo il segretario dem Davide Ferrari «la compensazione per Gallarate non può limitarsi alla viabilità per raggiungere il nuovo ospedale». «Chiediamo – ha aggiunto Anna Zambon (Pd) – di non lasciare una ferita urbanistica aperta a ridosso del centro città». Carmelo Lauricella (Pd) ha concluso dicendo di non essere per nulla tranquillo sulle rassicurazioni date nei giorni scorsi dal dg Eugenio Porfido al sindaco  in merito al mantenimento dei servizi al Sant’Antonio Abate in vista dell’accorpamento con Busto.

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