GALLARATE – Una delegazione del centrodestra di Gallarate, guidata dal sindaco Andrea Cassani, ha incontrato, oggi giovedì 30 gennaio, il direttore generale dell’Asst della Valle Olona, Eugenio Porfido. Argomento all’ordine del giorno: la salvaguardia dei livelli assistenziali del Sant’Antonio Abate, attorno al quale pesano la fusione con l’ospedale di Busto Arsizio e la realizzazione del futuro nosocomio unico. Situazioni che in qualche modo erodono o, se si vuole, rischiano di erodere organici e reparti alla struttura di via Pastori. Preoccupazione più che legittima, che i gruppi di maggioranza a Palazzo Borghi hanno fatto propria anche alla luce di una recente mozione, votata per altro all’unanimità, in consiglio comunale, e oggi esternata a Porfido.
La risposta? Nessuna intenzione di depotenziare i padiglioni ospedalieri di Gallarate, da qui al giorno in cui entrerà in funzione il nuovo nosocomio “in condominio” con Busto Arsizio. Anzi, siccome bisognerà attendere un congruo numero di anni (sette, otto o di più) la direzione generale dell’Asst interverrà per evitare chiusure di reparti o, addirittura, di dipartimenti, potenziandone al contrario alcuni. Con l’obiettivo più volte dichiarato di non farsi fagocitare dal presidio bustocco.
Riqualificati Pronto soccorso e Rianamazione
Ecco Cassani: “Il dottor Porfido è stato esaustivo, informandoci ad esempio sui prossimi lavori di riqualificazione sia del Pronto soccorso sia della Rianimazione, a conferma delle intenzioni di garantire un’adeguata assistenza agli utenti di Gallarate e del circondario. Il direttore generale ci ha anche spiegato che alcune scelte attuate, come per l’Oncologia, portano la firma del suo predecessore. Punto fermo anche per la Pediatria, di cui si è spesso parlato in questi mesi. Il reparto continuerà a funzionare con l’ausilio di medici specialisti a gettone e con il sostegno di pediatri di altre strutture. Soluzioni che in qualche modo ovvieranno proprio alla carenza di medici di questa specialità”.
Primo cittadino soddisfatto delle risposte
Soddisfatto il sindaco Cassani? “Direi di sì visto il contenuto delle risposte ricevute da Eugenio Porfido. Del resto era proprio questo il mandato ricevuto dal consiglio: intervenire per evitare il depotenziamento del Sant’Antonio Abate, fino a ridurlo a un poliambulatorio a causa di tutto quel che si sa. Un impegno, il nostro, che ci siamo assunti in funzione del sacrosanto diritto dei gallaratesi a cure funzionali ed efficienti nel loro ospedale di riferimento. Almeno fin che non sarà attivata una struttura ancora più moderna e altrettanto affidabile”.
La delegazione municipale, guidata appunto dal primo cittadino, era composta dal presidente del consiglio comunale Donato Lozito e dai consiglieri Evelyn Calderara (Lega) e Cosimo Ceraldi (Forza Italia).